A cura di Baig Fatima-
Mi chiamo Fatima Baig, sono pakistana e dal 2015 vivo a Lecce con la mia famiglia. Qualche settimana fa mi sono candidata alle elezioni per il CCRR, dalle quali sono uscita vittoriosa. Vorrei raccontare la mia esperienza e condividerne con voi le emozioni che mi ha regalato.
Quando le professoresse di Italiano e Storia hanno spiegato alla mia classe la funzione del CCRR e le modalità di candidatura, io mi sono fatta avanti subito, perché sono sempre pronta ad accogliere iniziative che mirino a migliorare la società. Ho pensato, quindi, che anche in questa occasione il mio contributo potesse essere determinante. E così, anche grazie ai suggerimenti che ho raccolto dai miei compagni, ho “imbastito” un programma per la nostra amata città di Lecce, a cui tengo molto, pur non essendo italiana.
Lo step più difficile è stato illustrare il mio programma in ognuna delle 27 classi del nostro Istituto. Sono stata però molto contenta che tutti gli alunni lo abbiano apprezzato senza lasciarsi condizionare dal pregiudizio legato alla mia diversa etnia.
Quanta ansia avevo addosso! Per stemperarla, ho preferito rompere il ghiaccio entrando nelle prime, dove sapevo di trovare delle “facce amiche”, quelle di alcuni miei ex compagni delle elementari.Nelle seconde e terze classi poi ho riscontrato una maggiore curiosità e predisposizione all’attenzione e alla riflessione.
Ho vissuto il giorno delle elezioni insieme ai miei compagni, che hanno partecipato alla votazione con serietà e senso di responsabilità, pur essendo questa per loro una nuova esperienza.
Il giorno dopo, la professoressa d’Italiano mi ha inviato un messaggio di congratulazioni, pieno di entusiasmo. Io non capivo, stentavo a crederci: “Ho vinto io? Possibile?”, dicevo tra me e me. Ero talmente stupita che le ho domandato: “Professoressa, ma alla fine chi ha vinto?” “Hai vinto tu!”, mi ha risposto,” altrimenti perché mi sarei complimentata con te?!”
Ero felicissima! Lacrime di gioia rigavano le mie guance, diventate rosse per la forte emozione. Anche i miei familiari urlavano felici, abbracciandomi.
Vorrei aggiungere anche che, durante questo percorso, le mie professoresse mi hanno sostenuta moltissimo, fornendomi preziosi consigli.
L’inizio di questo “viaggio” è stato fantastico ed emozionante e da esso ho imparato molto.
Mi sono impegnata tantissimo, portando a compimento l’incarico che mi è stato affidato con la serietà e la determinazione che mi contraddistinguono.
C’è ancora tanta strada da fare. A breve ci sarà l’elezione del Sindaco e dei 35 Assessori e bisognerà rimboccarsi le maniche. Se dovessi essere chiamata a ricoprire il ruolo di Sindaco, proporrò, come obiettivo principale del lavoro mio e dei miei collaboratori, il miglioramento delle condizioni di vita della città di Lecce, la mia Lecce, la nostra Lecce. “Uno per tutti, tutto per uno!”, è lo slogan del mio programma.
Una Lecce unita, forte, più accogliente e pulita, che brilli ancora di più di sole e di luce nelle sue infinite sfumature e bellezze.