//Tutti insieme per urlare “Ma basta!”

Tutti insieme per urlare “Ma basta!”

di | 2019-02-13T21:02:57+01:00 13-2-2019 13:04|Alboscuole|1 Comment
di Gabriele Luca I ragazzi del movimento MaBasta, “capitanati” dal loro professore Manni, ci hanno accolto nella sala Dante dell’Istituto Galilei-Costa di Lecce, per una giornata dedicata al progetto omonimo. Con tanta energia, gioia, e positività hanno illustrato a tutti noi presenti, bulliziotti e bulliziotte individuati nelle varie scuole aderenti alla loro rete, l’ormai famoso progetto per combattere il bullismo e il cyberbullismo. La particolarità di tale progetto è quella di creare modelli di “Scuole Debullizzate” dove bulliziotti e bulliziotte hanno il compito di tenere orecchie tese e occhi ben aperti per poter capire se si stanno verificando episodi di bullismo e cyberbullismo o anche solo se si verificano atteggiamenti di tale tipo all’interno delle scuole di appartenenza. I ragazzi si sono soffermati molto a descrivere le caratteristiche che devono avere queste figure istituzionalizzate nelle scuole. Devono essere: pronte a sconfiggere ogni forma di prepotenza, rispettose, contrarie ad ogni forma di sopraffazione o sopruso e con la capacità di mediare e portare la pace. Insomma i bullizziotti non diranno mai: “mi faccio i fatti miei”, ma faranno loro i due importanti principi o comandamenti di MaBasta:
  • Non fare agli altri ciò che non vuoi che gli altri facessero a te!
  • Fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te!
Noi ragazzi dobbiamo riflettere tanto su questo fenomeno del bullismo e cyberbullismo e domandarci quali siano le strategie da mettere in atto affinché tutti i ragazzi, di qualsiasi età, possano affrontare questo problema e risolverlo. I pericoli si nascondono in tutti i luoghi, anche in quelli che pensiamo che siano i più sicuri. Il bullismo purtroppo non si limita solo agli ambienti dove i giovani vivono la quotidianità, offese e sbeffeggiamenti arrivano anche sui social network, da qui il nome cyberbullismo (bullismo elettronico) che purtroppo è anche più pericoloso, perché si nutre dell’anonimato. Spesso, molti ragazzi, non riuscendo ad affrontare la vergogna, tentano il suicidio o addirittura perdono la vita. Per questo motivo sono importanti i progetti come questo, perché solo unendo le forze e urlando tutti insieme e con coraggio: MABASTA, possiamo sperare che soprusi, violenze e cattiverie gratuite non avvengano più.