di Tommaso Ariedi, 1^G
E’ proprio vero che non c’è vita senza acqua, perché in essa è nata la vita del nostro pianeta e grazie a questo indispensabile elemento, la vita si è evoluta. I primi organismi unicellulari si sono sviluppati grazie all’acqua e solo per questo la dovremmo considerare “preziosa”. L’acqua è fonte di vita e senza di essa nulla sarebbe stato possibile e noi non saremmo qui a discuterne. Se osserviamo il nostro pianeta dallo spazio, lo potremmo definire il “pianeta azzurro”, per la vastità di mari e oceani che contengono acqua salata, invece l’acqua dolce è presente in ghiacciai, nevi perenni, falde acquifere e in fiumi e laghi. In realtà l’uomo si serve solamente dell’acqua dolce e il nostro pianeta ne contiene un quantitativo irrisorio, che è anche distribuito in maniera poco equa e per questo si parla di squilibri idrici. Inoltre, è difficile pensare come nel Nord del mondo ci sia un uso smisurato e incontrollato d’acqua, mentre nel Sud vi sia una situazione di continuo stress idrico che non permette neppure, a volte, la sopravvivenza. Nelle città industrializzate l’uomo utilizza l’acqua per soddisfare le sue esigenze come la sete, l’igiene, l’agricoltura e negli ultimi decenni il consumo d’acqua è aumentato a dismisura a causa della crescita della popolazione. Nel settore dell’agricoltura si usufruisce di fertilizzanti e pesticidi che, una volta utilizzati, penetrano nel terreno e contaminano l’acqua. Nell’irrigazione si utilizzano ancora i metodi antichi, quando invece si potrebbe scegliere tra l’irrigazione a sgocciolamento o regolata da un timer per evitarne lo spreco. L’acqua permette pure di produrre energia elettrica, nelle centrali idroelettriche e la sera viene nuovamente immessa nel bacino, per poi riutilizzarla il giorno dopo. Per uso domestico, di acqua ne utilizziamo molta più del necessario, infatti spesso facciamo la doccia o ci laviamo i denti senza chiudere l’erogatore tra un passaggio e l’altro. Ogni casa dovrebbe essere dotata di rubinetti con miscelatori o sciacquoni con lo scarico a doppio pulsante e ci vorrebbe anche maggior controllo dalla società di distribuzione, perché vi sono sprechi impensabili, soprattutto nelle tubature. Quindi, come dice Peter Rogers, ingegnere dell’Università di Harvard, ma anche geologo, giornalista scientifico e noto personaggio televisivo, non bisogna più stoccare l’acqua nei bacini artificiali dov’è soggetta all’evaporazione e bisognerebbe aumentare il prezzo dell’acqua in agricoltura, dove costa meno di quella del rubinetto. Con ciò intendo dire che se meditassimo e fossimo responsabili nell’utilizzo dell’acqua, forse tra il Nord e il Sud del pianeta ci sarebbe una migliore distribuzione di questa risorsa, denominata da tutti “Oro Blu”, proprio perché è sempre più preziosa!