di Marta Loliva classe II H-
Parlo con tutti voi. Sì,con voi genitori, con voi adulti. Pur essendo uomini “vissuti” con “esperienza” come dite voi,non riuscite a capire la differenza tra quando ci serve aiuto e quando, invece, vorremmo solo restare un po’ da soli,a pensare e a sfogarci.Quando ero piccola non mi piaceva non parlare, il silenzio mi spaventava.Crescendo,invece, il silenzio mi sta piacendo,perché ho la possibilità di ascoltarmi dentro,ascoltare ciò che d’interessante ha da dirmi la mia anima. A tutti noi,incomprensibili adolescenti,è capitato almeno una volta di non aver bisogno di esprimere ciò che sentiamo. Quando piango,devi capire che se mi chiedi il perché,il mio pianto aumenterà,perché dicendomi ciò,mi fai concentrare sul motivo del pianto.Io non voglio dirti il perché,e non voglio neanche che tu mi veda piangere.Tu non puoi aiutarmi, e se anche potessi non verrei di certo a chiedere aiuto,perchè penso che se è una cosa per cui sono io a star male,devo superare questo ostacolo da sola. E’ una mia difficoltà,e anche se tu volessi aiutarmi,non sarebbe la stessa cosa.Tu non hai la minima idea di quanto sia bello riuscire a sconfiggere le proprie paure da sola, dopo, ti senti più forte.Alcuni dicono che la pioggia è brutta,a me piace. Perché mi piace così tanto la pioggia?Perchè mi dà la possibilità di girare con la testa alta,con il viso coperto dalle lacrime ed eviti la solita domanda fastidiosa:”Perché piangi?”. Mi capita molto spesso di piangere senza ragione,o almeno così dico.In realtà piango perché ho veramentre troppi motivi per farlo e ho addirittura l’imbarazzo della scelta.Qualche rarissima volta mi è successo che qualcuno mi abbia ‘beccata’. Ovviamente le solite parole mi hanno assalito l’udito:”Non piangere.Tira su quel nasino,asciugati il viso.Fai un bel respiro.Non se ne sono ancora accorti.Fidati non se ne accorgeranno molto presto.Sii forte”.Perchè?Perchè non dovrei piangere?Ah,si, giusto: i forti non piangono! Ma nessuno sarebbe forte adesso.Quindi io piango.Perchè dovrei vergognarmi di essere debole,poi? E perché non si accorgono di nulla? Aprite gli occhi,per una volta, voi adulti con “esperienza”.
“E’ necessaria l’incapacità per capire la gioia, il dubbio per capire la verità…la morte per comprendere la vita.Perciò affronta e abbraccia la tristezza quando viene” Madre Teresa Di Calcutta