Quando la Pasqua si avvicina i paesi della nostra bella Sicilia si preparano a festeggiarla ognuno con le proprie tradizioni. Le funzioni pasquali in Sicilia hanno in comune la partecipazione attiva di tutta la popolazione, sia fisicamente durante le “processioni” e manifestazioni pubbliche, sia emotivamente ai momenti cruciali che ripercorrono Passione, Morte e Resurrezione di Gesù Cristo, in un’atmosfera in cui religione e folclore si fondono in maniera armoniosa. Oggi andiamo a San Biagio Platani,comune della provincia di Agrigento, che prepara per la ricorrenza uno spettacolo per gli occhi davvero unico: gli Archi di Pasqua. Questi Archi risalgono al ‘700, quando il centro era uno dei tanti feudi presenti in Sicilia e la popolazione viveva in povertà. Allestire queste meraviglie era considerato rimedio per alleviare le sofferenze e le angustie del vivere quotidiano. Con l’esposizione di questi capolavori artistici “ricchi, preziosi ma anche semplici e genuini”, i contadini oltre a volere rappresentare dal punto di vista religioso la vittoria di Cristo sulla morte, volevano dimostrare la volontà di uscire dalla condizione di povertà e miseria in cui vivevano e augurarsi, alla stesso tempo, un futuro più prospero. Il significato religioso viene attribuito alla rappresentazione del culto della Madonna e di Cristo Risorto. Questa tradizione diede nascita a due confraternite, Madunnara e Signurara che si occupano principalmente di rinnovare ogni anno l’estetica delle strutture riuscendo con passione e maestria a ottenere risultati sempre più unici e raffinati. Ogni anno, lungo il Corso Umberto I (asse principale del centro abitato) vengono allestiti quelli che sono comunemente conosciuti come Archi di Pasqua o Archi di Pane. La preparazione inizia qualche mese prima dell’arrivo della Pasqua e prevede l’utilizzo esclusivo di grandi quantità di materiali che la natura concede: salice, canne, alloro, datteri, rosmarino, cereali e pane. Questi sono decorati ed arricchiti da “mosaici”. Ciascuno di questi elementi ha un significato altamente simbolico. Gli Archi continuano tutt’oggi ad avere un significato soprattutto religioso e artistico; il loro scopo principale ormai è quello di attirare grande folla da ogni parte della Sicilia e non solo… Ufficialmente sono pronti dalla mattina di Pasqua fino alla quarta domenica successiva. Il passo più importante è costituito dagli Archi centrali, sotto i quali la domenica mattina Gesù Risorto e la Madonna si incontrano come da tradizione. Ogni anno varia la parte estetica del corso, mentre resta invariata la struttura architettonica. E’sempre un trionfo di colori,di luci,un brulicare festoso di occhi che vanno a caccia di particolari che sfuggono all’osservatore distratto,il potente risveglio della natura che dona per fortuna la speranza di un domani migliore.
Alessandra Calderone ,classe IIB