//Tra matematica e ricordi, a proposito del nuovo album di Ed Sheeran e in particolare di “Castle on the Hill”

Tra matematica e ricordi, a proposito del nuovo album di Ed Sheeran e in particolare di “Castle on the Hill”

di | 2018-07-11T17:00:25+02:00 11-7-2018 17:00|Alboscuole|0 Commenti
di GIADA MATONE –

Dopo un anno di silenzio Ed Sheeran torna a farci sognare con la pubblicazione di un nuovo album. Già durante la scorsa notte di San Silvestro aveva comunicato ai fan che sarebbe tornato a incidere brani inediti, ma mai ci si sarebbe immaginati di dover aspettare così poco tempo, poiché da sempre il professionista di Halifax pubblica solo nel mese di settembre.

Il nuovo album si chiamerà curiosamente ÷ o come è stato detto Divide. Il titolo si spiega facilmente con l’interesse che Sheeran ha sempre dimostrato, almeno a livello simbolico, per la matematica. Non è un caso che i suoi due primi lavori siano appunto intitolati Plus (+) e Multiply (x). A questo punto non è un azzardo immaginare che il prossimo album si chiamerà Minus; d’altronde, viene da pensare che il nostro Ed, da ragazzo, quando ancora frequentava le superiori, avesse un certo interesse per le materie scientifiche.

Il cantautore ha dichiarato di aver scritto tutti pezzi mentre era in viaggio su una nave, dove ha fatto allestire anche uno studio di registrazione. Gli sarebbe stato, infatti, impossibile registrare, come aveva fatto in precedenza, a Londra, perché con la notorietà i fan sono diventati numerosissimi e la loro presenza in loco impediva le normali attività della troupe.

Tra i nuovi pezzi, merita una speciale menzione la malinconica ballad in salsa irlandese Castle on the Hill. Qui Sheeran racconta alcuni episodi legati alla sua adolescenza: ci trasporta, in particolare, nei luoghi in cui ha vissuto, accanto agli amici e ad una ragazza speciale, quando aveva quindici anni. Nel videoufficiale della canzone, gli attori che interpretano ruoli da adulto nella vicenda raccontata sono davvero gli amici d’infanzia di Ed, mentre recitano le parti giovanili gli studenti del liceo da lui stesso frequentato. Tutte le scene sono state girate proprio nei posti dove Sheeran è stato ragazzo, in particolare i prati, le strade e il castello di Framlingham.

E’ interessante osservare come un uomo ancora molto giovane come lui sia stato in grado di guardarsi indietro con una serenità che spesso neppure l’esperienza di molti anni riesce a insegnare e di descrivere con tanta profondità la sensazione di appartenere ad un luogo dove affondano le sue radici, di far parte di una storia specifica della quale non c’è nulla da rinnegare o da rimpiangere.

Con questa canzone dai toni sommessi, la quale in particolare per le scelte espressive del testo ricorda le antiche ballate della sua terra (come capita anche in molte altre sue canzoni, spesso realizzate in collaborazione con gruppi tradizionali irlandesi) e che, tra l’altro, omaggia un altro mito della giovinezza dell’autore, Elton John, cui si allude in apertura del ritornello citando la suaTiny dancer (del 1971), Ed Sheeran mostra un aspetto della sua vita molto intimo, un tempo passato da lui stesso vissuto, ripulito da qualsiasi aspetto negativo, a voler dimostrare che quel mondo era più bello e sereno.

In ultima analisi, questo album e questa canzone in particolare dimostrano come il cantautore di Halifax stia diventando sempre più indiscutibilmente maturo artisticamente.