di PIERRE CROIXMARIE 3^ B. – Ho deciso di scrivere quest’articolo sul film ‘The Woman in Gold’ che abbiamo visto a scuola, con le professoresse Sintini Paola e Voltan Monica in occasione della “Giornata della Memoria”.
Genere: storico-drammatico – Regista: Simon Curtis. Anno: 2005.
Questo film è tratto dalla storia vera accaduta a Maria Altman nipote di Adele Bloch-Bauer.
Ecco la trama in breve.
Maria cerca di recuperare i quadri, trafugati dalla sua casa quando era giovane, durante la seconda guerra mondiale.
I Nazisti avevano preso possesso di tutti gli averi dell’intera proprietà dei Bloch Bauer fra i quali c’erano alcuni quadri di Gustav Klimt, uno “Stradivari” ed una preziosissima collana di diamanti e molte altre cose.
In casa, sua zia Adele Bloch-Bauer aveva un ritratto che era stato dipinto da Gustav Klimt sotto richiesta del marito.
Alla protagonista Maria Altman, all’inizio del film, muore la sorella e tra i suoi effetti personali trova dei documenti riguardanti la restituzione di opere d’arte alle famiglie degli ebrei che erano state requisite dai Nazisti.
Maria chiede ad una sua amica un consiglio personale perché aveva bisogno di un buon avvocato, poiché in Austria stavano mettendo in atto la restituzione dei beni, e lei voleva sapere se sarebbe stato possibile riavere i suoi beni più preziosi.
L’amica le consiglia suo figlio che appunto era avvocato.
I due si recano in Austria dove trovano un alleato, Hubertus Czernin, che li aiuterà con la causa, perché si sentiva in dovere di rimediare a quello che aveva fatto il proprio padre, in quanto aveva scoperto che era stato un Nazista.
Purtroppo, prima non sapeva la verità e lo aveva ammirato per tutta la vita e, pertanto, si sentiva in colpa per le gravissime azioni compiute dal padre.
Hubertus aiuta Maria perfino a fare causa al governo austriaco in America, perché in Austria andare in tribunale costava diversi migliaia di euro e , arrivando in fondo, vince la causa.
Maria vuole lasciare i quadri in Austria al Museo del Belvedere perché ritiene che significherebbe fare un grande torto agli Austriaci togliendo il ritratto di Adele Bloch-Bauer poiché si sono tutti affezionati, infatti proprio questo è messo in risalto in una scena del film ‘lei è come la Monna Lisa per gli austriaci’.
L’avvocato arriverà perfino a rinunciare al suo lavoro per aiutarla in tutto e per tutto.
Il film nella parte conclusiva pone in rilievo che Maria rientra nella sua vecchia casa e scopre che nel frattempo è diventata uno studio e, andando in giro per le varie stanze, le ritornano in mente tutti i ricordi di tutto ciò che appunto era avvenuto proprio lì.
Il film finisce con una scena di Maria che ricorda sua zia che le fa vedere il suo ritratto fatto da Klimt.