di Eva Valiani e Martina Mariano –
La musica per lui è tutto, un punto di riferimento, libertà, ma soprattutto cultura.
Lui è il violinista Alessandro Quarta e noi ragazzi della scuola secondaria di I grado “A. Galateo” lo abbiamo incontrato, assistendo ad un suo concerto, reso particolare dal fatto che, oltre a suonare, ha interagito con noi studenti.
Conoscerlo ci ha aperto un mondo, ci ha consigliato di essere sempre noi stessi, poiché nelle vesti di un’altra persona non sapremmo come comportarci. Lui, in primis, dall’abbigliamento sembrava tutt’altra persona, ma ascoltando la sua musica abbiamo capito com’è realmente, un uomo pieno di gioia, di divertimento insomma ancora un po’ bambino.
Ci ha raccontato che purtroppo la sua vita scolastica è stata breve, con gli studi si è fermato in terza media, per questo ha sottolineato l’ importanza dello studio, senza il quale è difficile avere un futuro. Lui fortunatamente ha trovato la sua strada, perché si trovava in anni diversi e anche perché la mancanza di cultura è stata compensata da un grande talento, così da trovarsi all’età di 11 anni in un teatro, in cui il pubblico era tutto per lui, dagli adulti ai bambini. Ci ha fatto ascoltare un brano miliare nella storia della musica, in versione originale e classica ed una riprodotta da Michael Jackson, con un ritmo più incalzante. Nostro compito è stato decidere la versione migliore. La maggio parte di noi ha scelto la versione di Michael Jackson, così lui ha capito che preferiamo ascoltare musica che tra soli dieci anni sparirà, ma che al momento ci fa divertire di più rispetto al ritmo classico che resterà nella storia.
Alessandro, ci piace sentirlo ormai un amico, ci ha dato prova del suo talento e della sua passione con la musica e con le parole.