di REDAZIONE – “OLTRE“, percorso di indagine sulla società dello spettacolo, che continua ed evolve quanto proposto dall’Officina teatrale – Teatro dell’accorgersi per circa vent’anni nella non-rassegna “Oltre il sipario”, affronta ora il tema della legalità con particole attenzione alla divulgazione e al confronto con i più giovani.
Lo fa in una data particolare per l’Italia: il 23 maggio, giorno della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie (anche lei magistrato) Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
A partire dalle 19,00, mercoledì 23 maggio l’Officina Teatrale di via Campanile a Foggia, per la direzione artistica di Pino Casolaro, ospiterà il Procuratore Capo della Repubblica di Foggia Ludovico Vaccaro che dialogherà con il pubblico alla presenza dei tanti giovani attivi sul fronte dei diritti sociali e civili, tra tutti gli studenti del giornale scolastico “il SottoSopra” dell’Istituto Pascal e dell’Istituto Einaudi di Foggia.
“Storie di mafia e di vite coraggiose” sarà il fil rouge della serata che porrà l’accento su quanto negli stessi anni, e nel 1992 in particolare, accadeva a Foggia con l’uccisione del costruttore edile Giovanni Panunzio che con forza si era ribellato al potere mafioso, collaborando con polizia e magistratura e denunciando i suoi estorsori. Saranno presenti, come rappresentanti dell’associazione a lui intitolata e divenuta ormai un importante e autorevole punto di riferimento non solo per il territorio di Capitanata, il presidente e la vice presidente Dimitri Lioi e Giovanna Belluna. Con loro e con il Procuratore Vaccaro i giovani studenti dialogheranno presentando le attività da loro promosse sul tema della legalità. Durante la serata è prevista anche la narrazione di Pino Casolaro che interpreterà un brano del libro di Michela Magnifico “6 novembre 1992 il coraggio di un uomo” che racconta dell’imprenditore foggiano ucciso nel 1992. Particolare attenzione sarà dedicata alla prefazione al testo curata da Agostino De Paolis, l’allora Capo della Squadra Mobile di Foggia, che indagò con grande efficacia su quell’omicidio e su quanto stava accadendo nell’intera Capitanata. Il testo narrato diventerà presto un monologo teatrale.
“La necessità di comprendere meglio il particolare momento storico e i fenomeni sociali in atto nella nostra terra, non può prescindere dal ricordo, dall’analisi e dalla necessità di ‘fare’ testimonianza di quanto accaduto nella nostra città e non solo.” commenta Pino Casolaro. “Quello del 23 maggio è un invito che lanciamo al territorio in una giornata simbolica. Con i sorprendenti studenti de “il SottoSopra” impegnati sul fronte della giustizia, gli amici dell’associazione Panunzio e la giornalista Magnifico, proveremo a declinare il tema della legalità dall’analisi fenomenologica a quella storica, passando per la pratica teatrale. Un ringraziamento particolare al Procuratore Ludovico Vaccaro, impegnato in un’azione di coesione sociale che si apre alle esigenze e richieste del territorio.”
Perché, come specifica Dimitri Lioi: “Il lavoro svolto sul fronte della repressione dei reati, nel tentativo di fornire sicurezza al territorio, non può prescindere da quello ben più complesso della prevenzione che necessita, ancor più, di azioni costanti, mirate e a lungo termine”. Anche, e forse soprattutto, in termini di divulgazione e confronto sociale, ancor più se attuato, come in questo caso, in un luogo d’arte, l’Officina Teatrale, che avvicini al ‘bello’ da contrapporre al ‘brutto’ che accompagna ogni pratica mafiosa.
L’ingresso è libero.
info: http://www.officinateatrale.it/ – www.facebook.com/officinateatrale1/ – tel: 338 3867660