Murselovska Anisa, II C –
Ero la foglia più bella di quel gran fusto d’acero, con qualche rotondità certo, ma brillante di splendide venature. Stavo attaccata tutto il tempo al mio sottilissimo ramo con le mie lucenti sorelle ed ero molto felice di stare lassù. Ogni giorno dall’alto dell’albero sorridevo ai bambini che giocavano e si divertivano nel parco. Quando soffiava il vento, io dondolavo, parlavo con gli uccellini che si riposavano tra i rami. Pensavo di trascorrere ancora tante liete giornate.
All’improvviso però iniziai a intravedere qualche macchia gialla qua e là. I miei vividi colori e le mie sfavillanti sfumature stavano spegnendosi. Pensai quasi di essere ammalata. Il mio caro amico vento però un giorno mi sussurrò che in realtà non stavo male, ma che dovevo cadere. Non passò neanche un’ora che… SCRICK! Mi staccai dal quell’adorato ramo su cui avevo passato lunghe notti e giorni spensierati. Iniziai a volteggiare dolcemente… Il cielo era pieno di nubi grigiastre. Poco dopo mi ritrovai a terra: ad accogliermi c’erano tutte le altre mie amiche foglie.