di Maria Tea Santagiustina, Classe 3^ A. – Dal titolo di quest’articolo non si può certo capire il suo significato più nascosto. Penso che chiunque sarebbe capace di andare su Internet e digitare “storia del campo Gloria”, che è uno spazio racchiuso nel nostro grande Istituto Convitto Nazionale “Marco Foscarini” di Venezia, ma nessun sito sarebbe in grado di raccontarvi le emozioni che questo luogo ci trasmette a noi studenti e studentesse e anche a chi non se ne accorge. Noi ragazze, forse saremmo più “sentimentali” rispetto ai ragazzi, ma sicuramente anche loro hanno vissuto dei momenti indimenticabili su questo campo, solo che noi fanciulle siamo più brave nel capirli e nel raccontarli a voi. Non serve leggersi un libro di Scienze per sapere cosa fanno gli uccellini quando sono affamati, infatti basta spezzare il tuo panino del pranzo e lasciare che i nostri amici con le ali giungano a beccarli con gli occhi che brillano di gratitudine. Oltre a capire delle cose importanti sulla natura, qui, personalmente ho provato milioni di sentimenti: gioia, (quando mi sentivo felice della mia mattinata di studi), tristezza, (quando una giornata non andava come speravo), solitudine, (quando tutte le mie amiche uscivano prima, durante le ore pomeridiane, ed io rimanevo ad osservare gli altri ragazzi giocare contenti). Quest’articolo, per esempio, l’ ho scritto in un giorno in cui ero da sola, seduta nell’ombra del campo con solo una penna e un pezzo di carta. Questo campo mi ha dato l’ispirazione, perché qui ho trascorso delle ore importanti della mia vita, qui ho conosciuto delle persone che sicuramente mi hanno cambiata. Molti potranno dire che questo è un semplice campo fatto di erba sintetica e sassolini che si infilano in tutte le scarpe, ma non è così. Forse qui, sono passate delle persone che sono divenute o che diventeranno importanti o forse no, intanto ci siamo passati noi: la 3^A. Se siamo una classe bella o no ma non sta a me giudicare, chiedetelo a questo campo. Anche lui come una persona ci osserva, ci accoglie, ci permette di divertirci, o no (in caso di pioggia), e soprattutto ci dirà addio alla fine di quest’anno scolastico…e noi saremo capaci di fare altrettanto?