Mangialardo Gaia e Zagaria Ornella classe 5^F. La classe 5^F, il giorno 25 novembre, ha celebrato la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Questa giornata è stata istituita per sensibilizzare la società affinché nessuno rimanga inerme d’innanzi ad avvenimenti così gravi e per far comprendere un problema che è sempre esistito e che continua ad esserci, nonostante le tante manifestazioni in tutto il mondo. Si celebra questa giornata in memoria di tre donne che andarono a trovare i loro mariti in carcere, anche se la legge lo vietava perciò vennero uccise. Per ricordare il 25 novembre le piazze di tutte le città vengono cosparse di scarpe rosse (Zapatoes Rojas) che indicano il numero delle violenze, delle morti e dei maltrattamenti subiti dalle donne. Il colore rosso è scelto in quanto simbolo di amore che si trasforma in violenza. Con la nostra classe abbiamo ricordato questa giornata ascoltando la canzone “Vietato morire” di Ermal Meta; è stato un momento molto emozionante perché la canzone parlava di un bambino che, oltre a subire la violenza del padre, vedeva la propria madre subirla a sua volta, la quale, nonostante il dolore, incoraggiava il proprio figlio ad essere migliore. Abbiamo anche analizzato la poesia di Germana Bruno “Non si ama da morire”. Questa poesia vuole far capire alle donne che amore significa libertà e non possessione morbosa. Se in un rapporto c’è dolore vuol dire che non è amore. A conclusione di intense riflessioni e confronti che hanno evidenziato la sensibilità di noi bambini, verso questa piaga della società, abbiamo voluto manifestare il nostro disappunto, nonché, celebrare questa giornata legandoci al polso un nastrino rosso e alla caviglia una scarpetta rossa realizzata con il cartoncino. Consideriamo molto importante questa giornata perché ogni donna deve essere pari all’uomo, deve sentirsi libera di amare e di agire, senza che nessuno le vieti di fare ciò che lei desidera.