Da alcuni anni il nostro Istituto si è arricchito di un ulteriore indirizzo scolastico, quello SPORTIVO. A tal proposito, a noi della redazione è sorta la curiosità di verificare quanto sia diffusa la pratica sportiva tra le ragazze della nostra scuola e quali sport preferiscono (i risultati saranno pubblicati in altro articolo). Intanto abbiamo “scoperto” una giovane promessa dell’atletica che ha ottenuto dei brillanti risultati in varie competizioni. E’ ALESSIA FONTANA, 16 anni, frequenta la 3 A SPORT. A lei abbiamo posto alcune domande.
A che età hai iniziato a praticare atletica?
All’inizio della scuola media ho iniziato a partecipare alle attività dei giochi sportivi riuscendo a specializzarmi nella corsa veloce e più specificamente con gli 80 metri in pista. Ho fatto un percorso di tre anni che mi ha dato enormi soddisfazioni e mi ha aiutata a crescere come piccola atleta.
Che tipo di allenamento hai fatto? Quali obiettivi hai raggiunto con essi?
ll primo anno ho iniziato a fare allenamento e ho imparato la tecnica della partenza in piedi e fare gli scatti sui 60 metri. Dato che sono entrata un anno più piccola a scuola ho fatto solo dei lavori specifici di tecnica. Ho fatto gare e sono riuscita con impegno ad avere il quinto tempo a livello nazionale. Ho fatto un primo posto a Caserta al meeting “P.Mennea” e un secondo posto a Napoli al meeting regionale “Enterprise”. Il secondo anno ho proseguito sullo stesso tipo di attività essendo più grande ho affinato la tecnica e ho incominciato a partire dai quattro appoggi.Ho partecipato a “P.Mennea” vincendo di nuovo e sono migliorata nella velocità passando da 8″9 del primo a 8″7 del secondo anno. Il terzo anno ho lavorato un po’ di più sulla forza per cercare di aumentare la velocità e ho imparato a partire a quattro appoggi sugli starter e in più a gestire la gara, dai 20 ai 40 metri cercando di mantenere la velocità dai 40 agli 80 dare tutto. Come soddisfazione personale sono stata tesserata per l’arca Aversa dimostrando che il sacrificio ha portato dei risultati. Sempre il terzo anno ho allungato la distanza e ho gareggiato negli 80 metri nella finale provinciale dove sono giunta seconda con il tempo di 11″6 e in più con staffetta 4×100 dove siamo arrivate prime. Ci siamo allenate soprattutto di squadra con la staffetta e a migliorare i cambi nella corsia dei 20 metri e di portare il testimone dalla mano sinistra alla destra.
Quante volte a settimana ti alleni?
Mi alleno 3 volte a settimana per 2 ore.
Dopo il covid è cambiato qualcosa?
Dopo la terza media ho continuato a fare attività fino all’arrivo della pandemia. Poi sono stata ferma un anno e mezzo, dopo di che ho iniziato a riprendere gli allenamenti cercando di recuperare. Quest’anno ho partecipato al meeting a San Marcellino dove sono arrivata prima nei 300m cadette con il tempo di 53.8 e seconda negli 80m cadette con il tempo di 11.7. Ho davvero tanta voglia di continuare a praticare questo bellissimo sport ed allenarmi duramente visto che quest’anno passerò ad una categoria un po’ più impegnativa (quella degli allievi). Grazie ai miei impegni ho raggiunto degli ottimi risultati e spero di continuare a migliorare.
Qual è stata la tua gara preferita e quale quella che ti ha più delusa?
La mia gara preferita è stata quella a Caserta mentre quella che ho odiato di più è stata quella a Napoli perché sono arrivata seconda per un decimo di secondo.
Quali sono secondo te i tuoi punti di forza e gli aspetti su cui invece credi di poter migliorare?
Secondo me i miei punti di forza sono la velocità e lo sprint finale nella corsa, mentre le cose da migliorare sono sicuramente la partenza e la resistenza.
Cosa ti piace di più del tuo ruolo di velocista?
La cosa che mi piace di più è l’adrenalina. Il piacere che si prova nell’andare sempre più veloce. Sentire il tuo corpo sforzarsi e spingersi fino al limite. La soddisfazione nel sorpassare chi ti è avanti e superare di metri chi ti è dietro.
Ci sono mai stati momenti in cui hai pensato di mollare?
Certo, tutte le volte che non ho vinto per decimi di secondo. Perché lì la collera è tanto grande. Il non aver vinto per non aver messo quel pizzico in più è uno strazio.
Che ruolo ha secondo te l’allenatore nello sviluppo di un atleta?
Secondo me l’allenatore ha un ruolo fondamentale. Tutte le volte che ho pensato di mollare c’era il mio allenatore che mi spingeva a fare sempre di più e a non arrendermi mai. Ha sempre creduto in me e questo mi ha spinto tanto. Abbiamo fatto tanti sacrifici insieme e ogni giorno continua a farmi crescere sia nella vita che nello sport.
A cura di ALESSIA FONTANA e SALVATORE SABA (3^ A SPORT)
SPORT, CHE PASSIONE! Intervista ad una nostra giovane atleta
di IL GALLO STRILLONE ON LINE - AVERSA (CE)|
2021-12-06T19:56:21+01:00
6-12-2021 19:56|Alboscuole|0 Commenti