//SOPHIA LOREN: UNA VITA DA SCOPRIRE

SOPHIA LOREN: UNA VITA DA SCOPRIRE

di | 2021-01-30T09:13:48+01:00 29-1-2021 9:19|Alboscuole|0 Commenti
di Maria Tea Santagiustina Classe 2^A . – Mi domando quante ragazze nel mondo aspirino a diventare delle attrici. Senza togliere niente a nessuno perciò a tutti è permesso sognare, ma poi accade che ben poche sono le persone che riescono ad esaudire i propri desideri. Siamo in un settore artistico molto difficile e ci vuole molta determinazione per riuscire ad emergere nel mondo straordinario  e tortuoso del cinema, poiché sicuramente ci si deve anche abbinare anche tanta fortuna. Questo è appunto è avvenuto ad una delle più celebri attrici di tutti i tempi, si tratta di Sophia Loren al secolo Sofia Costanza Brigida Villani Scicolone. E’ una donna di altri tempi, quelli dei nostri genitori, che erano i tempi in cui diventare una donna dello spettacolo significava moltissimo. La bella Sophia è nata a Roma nel 1934, sua madre era un’insegnante di pianoforte mentre il padre, lavorava nel settore immobiliare. La madre era stata convocata da giovane a Hollywood come sosia dell’attrice che imperversava nei set cinematografici di quel tempo cioè Greta Garbo, ma i suoi genitori la convinsero a declinare quell’invito. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale e le relative precarie condizioni economiche cambiarono  il modo di vivere degli italiani e della Loren. Al termine del conflitto bellico  e il conseguente periodo di ricostruzione si crearono i concorsi nazionali di bellezza ai quali Sophia decise di partecipare vincendone anche alcuni e cominciando quindi a frequentare un mondo che fino a quel momento non pensava che avrebbe mai potuto conoscere profondamente. Si era creata così il pass per lanciare la sua carriera di attrice e di donna attiva nel mondo dello spettacolo. Il suo primo ruolo di rilevo fu affianco all’emergente straordinario Alberto Sordi nel film Due notti con Cleopatra. Il film del 1953 appartenente al genere Comico il quale ebbe la seguente critica di Gian Luigi Rondi  apparso su “Il Tempo” dell’11 febbraio del 1954: “Così facile temi ed una comicità tanto immediata ed esteriore confinerebbero il film in una grigia mediocrità, se non fosse per l’interpretazione l’interpretazione di Sophia Loren nella duplice parte di Cleopatra e della sosia”. La nascente stella del cinema durante le riprese, si impegnò ad essere sempre perfetta e questo le risultava molto facile da fare per la sua innata eleganza e graziosità. Per queste sue doti ma anche per il suo modo fine di parlare e di relazionarsi con la gente la portarono ben presto a farsi riconoscere da tutti i grandi registi del tempo che incominciarono a proporle dei ruoli nei film anche d’oltre Oceano. Dentro di sé però si sentiva in contrasto con la vita americana e se tutto ciò si aggiunge la lontananza dalla patria e a quei valori che avevano costituito la sua formazione umana e in più che poteva abbandonare ciò per cui aveva lottato in modo così appassionato fino a quel momento. La sua carriera proseguì e le recò molto successo. La Loren si sentiva anche realizzata, le furono conferiti molti premi, tra cui due David di Donatello come miglior attrice protagonista in due film in cui collaborava con Marcello Mastroianni. Si sposò  con il produttore Carlo Ponti, e dopo qualche anno dalla loro unione nacque il piccolo Carlo Jr. e successivamente Edoardo. La loro vita riceve una scossa quando entrambi furono accusati di frode, ma solo Sophia fu portata nel penitenziario di Caserta dove rimase per 17 giorni. Con l’arrivo degli anni ’80 tutto si concluse per il meglio con la sua l’assoluzione in quanto fu giudicata di non essere responsabile di nulla, così la  sua vita riprese il suo naturale corso. Attualmente vive a Ginevra, ed è considerata una delle donne più rispettabili di tutti i tempi, e secondo il mio pensiero costituisce un esempio da stimare per la sua tenacia e per la forza di volontà con cui ha affrontato la  sua vita.