Di Francesco Magi- Li usiamo tutti i giorni ma in realtà, che cosa sono i social network? Sono siti che consentono di mettere le persone in contatto e far nascere relazioni. E’ innegabile lo sviluppo che hanno negli ultimi anni i social network, addirittura l’85% dei giovani tra i 12 e i 19 anni possiede un profilo Facebook e il 95,7% utilizza internet quotidianamente. Sono comunque ritenuti una droga adolescenziale, non per niente, sono stati creati con un display blu, che ne crea dipendenza. Secondo gli esperti quando usciamo dai social network tendiamo a mangiare e poi a diventare obesi.
Alcuni dei più famosi sono: Facebook, Twitter, Ask, YouTube, Instagram, ecc. Il più cliccato è Facebook con più di 200mila iscritti giornalieri. Facebook rappresenta una straordinaria opportunità di informazione, apprendimento, svago e comunicazione che supporta i ragazzi nello svolgimento delle attività quotidiane dallo studio all’intrattenimento Dà la possibilità di essere aggiornati, di contattare amici, di alimentare la curiosità attraverso il sistema della condivisione. Tuttavia presenta rischi notevoli per un ragazzino che si avvicini da solo e con disinvoltura a tale mezzo, senza considerare la privacy pari a zero perché tutti i dati personali sono oggetto di commercio in rete. Ma i pericoli più grandi sono legati ai fenomeni di dipendenza che possono causare perdita di concentrazione, stanchezza eccessiva, problemi scolastici, isolamento dagli amici…Per non parlare della violenza verbale, il cyber bullismo, il razzismo, la pornografia, la pedofilia in agguato dietro le chat…Non sono pochi i ragazzi che negli ultimi due anni si sono tolti la vita spinti da una persecuzione via internet. E’molto più semplice ferire un altro quando si è nascosti dietro una tastiera o uno schermo che con la propria voce o la forza. Questi tipi di comportamento messi in atto di “nascosto” fanno sì che il cyber bullismo non si renda conto dei danni che può provocare in un amico, un compagno o un coetaneo. L’ultima aggressione risale a pochi giorni fa: dopo essere stato insultato e deriso un ragazzino ha deciso di abbandonare scuola e città incapace di reagire agli attacchi impietosi dei “compagni ”Ma se un “click”è capace di mettere in moto tanta sofferenza come può e invece trasformarsi in un “dono”così come è stato definito da Papa Francesco? Quando è un modo per aprirsi al prossimo, quando aiuta i giovani ad uscire dall’isolamento a essere uniti e maggiormente vicini. Il Pontefice parla di cultura dell’incontro che racchiude i concetti di bontà, collaborazione, vicinanza, solidarietà, amore e amicizia. Ciò che conta è comunicare, il mezzo non conta. In particolare Internet può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti, e questa è una cosa buona, è un dono di Dio.
Il Papa afferma: “La rete digitale può essere un luogo ricco di umanità, non una rete di fili ma di persone umane”. Questi sono i social network.