di Renato Visciano
Il 13 febbraio si è tenuta la presentazione della Ferrari SF-24, l’auto della scuderia di Maranello per il Mondiale 2024 di Formula 1. Niente eventi, niente feste, niente pubblico: un video di un minuto e mezzo diffuso sui social del cavallino rampante; atmosfera figlia della deludente stagione passata, partita con l’ambizione di essere l’anti-Red Bull e finita con uno scarno bronzo nella classifica costruttori, addirittura dietro ad una Mercedes che veniva dalla sua peggior annata dell’ultimo decennio. «La vittoria più importante è quella che deve ancora arrivare» sentenzia la voce del fondatore Enzo Ferrari nel video, a sottolineare come questo 2024 sia poc’altro che un periodo di transizione: testando le prime modifiche in vista dell’inedito regolamento 2026, ma soprattutto aspettando l’approdo di Sir (nel 2021 è stato nominato cavaliere dall’allora principe Carlo) Lewis Hamilton nella scuderia nostrana.
Infatti, il 1 febbraio il mondo della Formula 1 è stato scosso da una notizia inaspettata: il 7 volte campione britannico, pilota più vincente della storia, dal 2025 correrà per la scuderia più vincente della storia. Dopo 11 anni e 6 Mondiali con la Mercedes, Hamilton abbandonerà la scuderia di Brackley e militerà per quelli che sono stati i suoi rivali per anni. Questo cambio di “casacca” potrà stupire qualcuno, ma d’altronde, come disse il pluricampione Sebastian Vettel, “tutti sono tifosi Ferrari: anche se dicono di non esserlo, sono tifosi Ferrari”. È difficile resistere al fascino della Rossa che, nonostante non vinca dal lontano 2007, rimane il sogno del cassetto della maggior parte dei piloti sulla griglia: “date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un’automobile, sicuramente la farà rossa” diceva Enzo Ferrari. Certo, Lewis nel 2025 avrà ormai 40 anni ed è chiaro che la sua volontà sia quella di concludere la sua carriera in Italia, ma ciò non significa che non possa dare un aiuto importante al team Ferrari. È stato l’unico a contrastare il dominio Verstappen – Red Bull negli ultimi anni, perdendo il mondiale 2021 solo ad Abu Dhabi (ultimo Gran Premio della stagione), e si spera che possa ancora una volta dare filo da torcere all’olandese: sì per riportare la Ferrari al lustro di un tempo, ma anche per aumentare la competitività e l’interesse verso una Formula 1 che negli ultimi 10 anni ha perso molto pubblico, complice la noiosa egemonia dello stesso Hamilton prima e di Verstappen poi.
È indubbio che Lewis, insieme al beniamino dei tifosi Charles Leclerc, proverà di tutto per far tornare a gioire i tifosi italiani, ma la parte più importante tocca agli ingegneri Ferrari che, sotto la guida del team manager Vasseur, dovranno mettere i piloti nelle condizioni di lottare per il titolo con una macchina capace di rivaleggiare con la Red Bull. Parti lese del connubio Hamilton-Ferrari sono sicuramente la Mercedes, che perde quello che è il suo primo pilota dal 2013, e Carlos Sainz, la cui avventura in rosso si concluderà dopo 4 stagioni altalenanti. Lo spagnolo è sicuramente pronto a far pentire la Ferrari della sua scelta, dando il massimo già in quest’ultimo anno alla corte di Vasseur e poi, chissà, magari affiancando George Russell proprio in Mercedes.