di Sabrina Cencia (4^E) – La vita è un continuo cambiamento: i sentimenti e le emozioni sono parte integrante di noi stessi, li possiamo controllare, ma non completamente. E anche le frasi per noi poco significative non devono essere lasciate al caso.
Ad ognuno di noi è capitato, almeno una volta nella vita, di rispondere: “Sono fatto così”, spesso in modo arrogante agli interlocutori. Potrebbe sembrare una frase banale, però dietro si celano molti significati che possono essere spiegati con un approfondimento psicologico.
Sappiamo che entrano in gioco i meccanismi di difesa, ovvero degli atteggiamenti che sono conseguenza di traumi o lutti e questi ultimi rimangono in una zona della nostra mente, chiamata inconscio, che non si può controllare; essi si manifestano quando ci si trova a combattere nelle situazioni che, ipoteticamente, potrebbero causarci di nuovo dolore. Sono degli atteggiamenti di difesa che mettiamo in atto senza rendercene conto, portano noi esseri umani ad uscire da una situazione percepita in modo negativo e che al contempo rifiutiamo di affrontare.
L’uomo, in quanto essere mortale, è imperfetto. Partendo da questa considerazione, c’è una ragione in più per rispondere: “Sono fatto così. Ho dei limiti e oltre quelli non vado”. Questa risposta sembra una giustificazione per tutto quello che non riusciamo a cambiare dentro di noi. Dobbiamo pensare, invece, che si può sempre migliorare nella vita e impegnarci seriamente per realizzarlo, anche se non sempre ci si riesce.
A queste considerazioni si aggiunge la paura di non essere amati. Infatti l’affermazione “chi mi ama mi accetta così come sono” ha una doppia valenza: una positiva, per cui si ha una sicurezza tale da accettare i propri difetti; l’altra negativa, per cui la stessa sicurezza si tramuta in presunzione, menefreghismo e voglia di non mettersi in discussione.
Tuttavia, esistono dei buoni motivi per cui dovremmo smettere di fare queste affermazioni: possiamo scendere a compromessi senza eccedere nei “ricatti emotivi”; possiamo uscire dalla nostra zona di comfort; infine possiamo modificare le nostre aspettative in maniera positiva per poter raggiungere una certa maturità.