In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, mercoledì 25 novembre 2020, gli alunni della classe 3D della Scuola Secondaria di primo grado “Renato Moro”, guidati dai loro insegnanti, hanno avuto la possibilità di riflettere su un argomento così drammatico. La giornata scolastica si è svolta tutta all’insegna del tema celebrato, rigorosamente in videoconferenza, durante le ore di regolare attività didattica.
Nelle prime ore di lezione, con l’insegnante di Religione, prof.ssa Cavaliere, la classe si è confrontata sull’argomento dopo la visione di alcuni filmati. Successivamente, durante l’ora di Musica, la prof.ssa Dilillo, ha proposto la commovente storia di Giuseppina Torre, musicista, compositrice, moglie e madre, vittima di violenza psicologica e fisica. L’ascolto dei suoi commoventi brani ha creato un’atmosfera molto intima nonostante la “distanza tecnologica” e gli alunni hanno percepito alla perfezione l’intensità dei suoi sentimenti. Infine, durante le ore della prof.ssa Fiorentino è stata realizzata una vera e propria “lezione aperta tematica”, in gemellaggio con la classe 2^D e con la partecipazione di diversi insegnanti dell’Istituto. E’ stato inizialmente mostrato un video realizzato dalle alunne Francesca Dimiccoli e Silvia Gorgoglione; tema principale: i diritti faticosamente conquistati da donne poi diventate dei pilastri della società, come Rita Levi Montalcini, Samanta Cristoforetti, Frida Kahlo, Coco Chanel, Anna Frank, Eve Ensler; successivamente otto alunne hanno interpretato dei monologhi di donne che, in modo diverso, sono state vittime di violenza.
Alessandra Dilauro ha introdotto la performance spiegando che esiste un paradiso in cui si ritrovano tutte le donne vittime di violenza…e così, attraverso il video, Michela Rutigliano ha vestito i panni di una giovane donna uccisa dal marito, che aveva preannunciato a tutti l’omicidio della moglie, ma nessuno era intervenuto. Giorgia Flena ha raccontato la storia di una ragazza, perseguitata costantemente dal suo ex-fidanzato, ormai diventato aggressivo, finchè ha ceduto e lo ha incontrato per l’ultima volta perché lui le ha tolto la vita. Successivamente Angela Fiorella è stata interprete di Hamina, divenuta sposa cadavere, nel tentativo di scappare da un matrimonio combinato, uccisa dal suo stesso padre e da suo fratello. Ylenia Rizzi ha raccontato di come suo marito, di carattere irascibile, l’avesse uccisa stordendola e bruciandola viva, proprio come un mostro. A seguire Aurora Zagaria si è immedesimata in Maggie Holmes, una sedicenne amante della corsa, che durante una mattina perfetta di febbraio, mentre correva con le sue scarpe preferite, è stata braccata e bloccata da un uomo e poi ha visto solo il buio. Alessia Gorgoglione ha interpretato una moglie e madre che aveva deciso di rifarsi una vita, scappando lontano dal marito che la considerava sua schiava; ma lui l’ha punita, uccidendo i loro figli. E poi ancora Silvia Gorgoglione è entrata nei panni di Shamila, Durga o Yang Yiling, una giovane donna indiana senza nome perché è una bimba mai nata, destinata a morire prima di venire alla luce solo perché femmina. Infine ad una voce maschile sono state affidate le ultime parole della rappresentazione: il prof. Elia Coppolecchia, ha terminato lo spettacolo pronunciando un vero elogio della donna, usando frasi nobili per spiegare l’importanza delle donne e il rispetto che si deve avere nei loro confronti. Un momento davvero toccante per tutti che si è concluso con un grande applauso. È stata davvero una lezione emozionante e particolare che ci ha accompagnato per tutta la giornata e ci ha permesso di riflettere e giungere alla consapevolezza che la donna è preziosa perché è fonte di vita e per questo va rispettata.
Angela Fiorella, Giorgia Flena, Alessia Gorgoglione, Silvia Gorgoglione, Michela Rutigliano e Aurora Zagaria