di Sharon Culcasi – Oggi dopo tanto tempo si è tornato a parlare del segreto Pontificio, argomento molto spesso ignoto ai giovani a cui bisognerebbe prestare una maggiore attenzione, soprattutto a seguito della sua abolizione per i casi degli abusi sui minori. Ma cos’è il segreto Pontificio? Dal latino “Secreta Continere”, il segreto Pontificio ha conosciuto la sua ultima riforma nel 1974 con il Papa Paolo VI che imponeva il silenzio a tutti gli appartenenti all’autorità ecclesiastica su materie ritenute di particolare importanza e gravità. Ricadono sotto questo scudo particolari documenti pontifici, le attività della congregazione per la dottrina della fede, le decisioni del consiglio per gli affari pubblici della Chiesa; ma sopratutto le denunce, le testimonianze e i documenti processuali relativi ai casi di abuso conservati negli archivi dei dicasteri vaticani o nelle diocesi.
Lo scorso 17 dicembre, in occasione del suo ottantatreesimo compleanno, Papa Francesco, ha reso nota la sua decisione di abolire il segreto Pontificio nei casi di violenza sessuale, di abuso sui minori commessi dai Chierici, e anche di cambiare la norma riguardante il diritto di pedopornografia, in particolare dei delitti più gravi: la detenzione e la diffusione di immagini pornografiche che coinvolgono minori fino all’età di diciotto anni.
Ovviamente resta il vincolo di tutelare la riservatezza delle vittime poiché la nuova istruzione specifica che le ” informazioni sono trattate in modo da garantire la sicurezza,l’integrità e la riservatezza” per tutelare la buona fama, l’immagine e la sfera privata delle persone coinvolte. Ma per chi effettua la segnalazione, per chi è vittima, per chi è testimone non può essere imposto di restare in silenzio sui fatti. Questo, a mio parere, rappresenta un segno di trasparenza, di collaborazione, di apertura con le autorità civili poiché significa che le denunce, le testimonianze e i documenti processuali relativi ai casi di abuso conservati negli archivi delle diocesi e dei Dicasteri Vaticani sottoposti al segreto Pontificio, adesso potranno essere messi a disposizione delle autorità civili per indagini.
Possiamo definire, quindi, la decisione storica poiché cambierà per sempre il cammino della chiesa cattolica che per secoli è stato segnato dai continui scandali di pedofilia, accompagnati dalle ammissioni dei vertici ecclesiastici che per tanto tempo hanno nascosto questi gravissimi reati.
Scritto in collaborazione con Alessandra Bosco.