a cura di C. D’Errico –
Emozioni, bisogni, valori, rispetto per gli altri, empatia, diversità, impegno sono solo alcune delle parole- chiave che hanno fatto da vettore nel percorso di formazione esperienziale “Educarsi ed educare. Competenze socio-emotive in educazione motoria e sport”del Lions Quest.
Il corso ha visto la partecipazione di 28 docenti dell’IC Assisi 2, IC Bastia 1 e Convitto Nazionale “Principe di Napoli”nella formula di 14 ore di full immersion nei giorni 13/14/09/2019. Quale miglior modo per dare inizio al nuovo anno scolastico se non sposando il modello formativo del Lions Quest che include abilità di “Intelligenza emotiva” (Daniel Goleman).
La fase introduttiva e quella conclusiva hanno visto l’intervento del Dirigente Scolastico Grassi Chiara, del presidente Lions Quest sezione di Assisi, prof.ssa Siena Debora e del Governatore del Distretto Lions 108L, dott. Paggi Massimo.
Il corso è stato condotto dal formatore Pratissoli Giacomo, senior trainer dei programmi Lions Quest e ideatore del “linguaggio Koala”, percorso di intelligenza emotiva (autoconoscenza, cuore, consapevolezza) che si realizza attraverso danze creative e meditazioni.
Il leit-motiv è stato “mettere la mente nel cuore” che per un docente non significa mancanza di regole e disciplina, ma capacità di abbattere barriere e di costruire strade per condurre i giovani sull’unica via possibile: quella della ricerca delle emozioni, della crescita di rapporti socio-affettivi significativi e dello sviluppo del pensiero critico e auto-critico.
E’ stato un intenso percorso di scoperta o riscoperta di se stessi e dell’altro e della capacità di mettersi in gioco in un clima di divertimento e di meditazione , di rispetto e di cooperazione alla ricerca della possibilità di divenire facilitatori di rapporti umani; ha prodotto sinergia tra i docenti liberando momenti di forte emozione che hanno arricchito ciascun partecipante.
Allora, a tutti coloro che hanno aderito alla formazione con la consapevolezza di voler percorrere una strada sicuramente non facile, l’unico augurio possibile è “Buon viaggio”, come più volte in queste 14 ore è stato ripetuto dal “maestro” Giacomo.