Scintille in solitudine
E chi lo avrebbe mai detto
Che quel virus da lontano sarebbe arrivato fin qua?
Sembrava distante
E invece era dietro l’angol
È arrivato in punta di piedi
E si è abbattuto con violenza
Sta portando via i nostri nonni
Le rocce alle quali siamo da sempre aggrappati
I libri aperti da consultare
Quei libri che ora come scintille luccicano
È come se un fuoco li avesse spenti
Ma il loro calore è eterno
I dottori sono soldati
Cercano di proteggerci da questa bomba silenziosa
Armi non hanno, ma tanta conoscenza e empatia
sì, quelle sono le loro armi:
loro sanno come si combatte
Noi invece?
Le strade fuori sono senza voce
Il pallone non va più su e giù per la via
Eppure la gemma è fiorita lo stesso
A ricordare che il tempo corre comunque
I bimbi son spaesati
I giovani son sfiduciati
I più grandi son timorosi
Chissà quando ci rialzeremo
Chissà che canto intoneremo
Fratelli abbiamo imparato il silenzio
Abbiamo scoperto quanto fa male non potersi toccare
Però, perché sento che quando tutto sarà finito tutto ciò non sarà un ricordo dimenticato?
Perché ho paura che torneremo a non capire l’importanza dello sfiorarsi?
Fratelli vi prego, impariamo ad amare le ferite
Impariamo a rialzarci dopo la caduta
Impariamo ad amare quella speranza
Fiammella che non si spegnerà mai
Impariamo ad amare vita
Dono prezioso
Di cui essere orgogliosi
KEVINFUOCO 2 H
I.I.S.” MANCINI-TOMMASI” Cosenza