Di Vincenza Di Fusco-4^B-
Gesù, oltre alle beatitudini, ci ha lasciato 2 grandi comandamenti; il primo è <<Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente>> mentre il secondo è <<Amerai il prossimo tuo come te stesso>>. Alla fine è come se ce ne avesse dato uno solo perché uno senza dell’altro non esiste.
Con questi comandamenti Gesù vuole farci capire che, amandolo e mettendolo al primo posto primi di tutti e amando il nostro prossimo, specialmente i nostri nemici,si attua il compimento della sua Legge. Se guardiamo l’epoca in cui viviamo, questo comandamento non è ben applicato. Amare i nemici è difficile, è più semplice odiarli, ignorarli;ma quale merito avremo, come dice Gesù ai suoi discepoli, se amiamo solo chi ci ama? Per ciò dobbiamo amare anche i nostri nemici e pregare per loro, per essere degni figli di Dio. Come fare? Semplice: dobbiamo saper perdonare così da essere perfetti come il nostro Padre Celeste. Ammetto che non è una cosa facile ma a volte il tempo aiuta; perché odiare fa male solo a noi stessi.
Per questo Egli ci dice: « Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà a fare un miglio, tu fanne con lui due. Da’ a chi ti domanda e a chi desidera da te un prestito non volgere le spalle. Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori, perché siate figli del Padre vostro celeste, che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Infatti se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. » (Matteo 5,38-48)