di Giorgia Garavalli, II B –  La festa di San Valentino è una ricorrenza dedicata agli innamorati e celebrata in gran parte del mondo (soprattutto in Europa, nelle Americhe e in Estremo Oriente) il 14 febbraio. L’origine della festa è il tentativo della chiesa cattolica di porre termine ad un popolare rito pagano per la fertilità. Fin dal 4° secolo a.C. i romani pagani rendevano omaggio con un singolare rito, al dio Lupercus che favoriva   incontri tra uomini e donne. Gli antichi padri della chiesa cercarono un santo degli innamorati per sostituire il libertino. Venne così trovato un candidato possibile in San Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa 200 anni prima. Sembra che mentre Valentino era in prigione in attesa della esecuzione, si fosse innamorato della figlia cieca del guardiano. Prima della lapidazione e la successiva decapitazione, le lasciò un messaggio di addio, firmandosi “dal vostro Valentino”… frase che sopravvisse al suo autore. Oggi, soprattutto nei paesi di cultura anglo-sassone, il tratto più caratteristico della festa è lo scambio di “Valentine”, bigliettini d’amore spesso sagomati nella forma di cuori stilizzati o secondo altri temi tipici della rappresentazione popolare come la colomba, l’immagine di Cupido e cosi via.