In questo mondo sembra che del pianeta non importi a nessuno. Mozziconi di sigarette, sacchetti di plastica lasciati in riva al mare, carte e salviettine buttate nel gabinetto e adesso si aggiungono guanti monouso e mascherine abbandonate dopo l’uso nel mezzo della strada.
In questo periodo, che siamo stati chiusi in casa, la natura è tornata a riprendersi i suoi spazi: il cielo si è ripopolato di uccelli e il mare di delfini. Ma credo che questo durerà ancora per poco. Con la Fase2 sembra essere tornato tutto a come l’avevamo lasciato, se non peggio.
Molti volontari in Asia e in America hanno già raccolto centinaia di mascherine e guanti trasportate dalle maree e dalle correnti sulle spiagge.
Bisognerebbe fare subito qualcosa per evitare il peggio. Magari posizionare dei contenitori lungo le strade, nei parchi, nei supermercati e nei porti per il corretto smaltimento di questi rifiuti che sono realizzati per la maggior parte con materiale plastico, come il polipropilene, che non è biodegradabile. Questo non farebbe altro che aumentare il numero di microplastiche nel mare che prima arrivano negli stomaci degli animali marini e di conseguenza poi anche nei nostri.
Basterebbe un po’ più di attenzione nello smaltimento di questi dispositivi, oggi indispensabili per salvaguardare la nostra salute, che dopo l’uso vanno gettati nel contenitore dei materiali non riciclabili.
Salviamo il nostro mondo!