//Salvaguardiamo l’ambiente e costruiamo il nostro futuro!

Salvaguardiamo l’ambiente e costruiamo il nostro futuro!

di | 2018-12-28T12:49:48+01:00 17-12-2018 16:33|Alboscuole|0 Commenti
di Guido De Fusco (classe 2^C) – Il mondo in cui viviamo è costituito da un insieme di relazioni che si instaurano tra gli esseri viventi e l’ambiente che li circonda. Possiamo definire ciò con una singola parola: ecosistema. Negli ultimi anni, con la progressiva evoluzione tecnologica, l’uomo ha imparato a sfruttare, nel migliore dei modi, le materie prime offerte dalla Terra. Ad esempio, una delle più importanti, chiamata anche “oro nero”, è il petrolio con il quale l’uomo riesce a ricavare energia meccanica attraverso vari processi di raffinazione. A causa dell’utilizzo continuo delle risorse fossili non rinnovabili, oggi, uno dei principali problemi che interessa il nostro pianeta è l’inquinamento. Tra i vari tipi di inquinamento quello di cui si sta parlando molto, in particolar modo in TV e sul web, è l’inquinamento del suolo. Le cause principali di questo tipo di inquinamento sono i rifiuti e i fertilizzanti usati nel settore agricolo. Secondo le ultime stime effettuate dall’I.S.W.A. (International Solid Waste Association, l’associazione mondiale che si occupa del trattamento e smaltimento dei rifiuti) vengono prodotti annualmente nel mondo circa 4 miliardi di rifiuti. Una metà è costituita dai liquami urbani, mentre l’altra è rappresentata dai rifiuti prodotti da industrie e altre attività produttive, detti “speciali”. Inoltre nei prossimi 10-15 anni la quantità mondiale di rifiuti potrebbe aumentare a 6 miliardi. Questa situazione diventa, così, sempre più preoccupante. Per questo motivi alcune nazioni come Svezia, Danimarca, Norvegia e Germania stanno correndo ai ripari. Queste ultime possiedono sofisticati impianti moderni per il riciclo, sparsi su tutto il loro territorio, e ricorrono di meno alle discariche. Secondo la Banca Mondiale, però, lo smaltimento dei rifiuti, soprattutto quelli speciali, richiede un tasso elevatissimo di denaro pari a circa 205 miliardi di dollari ogni anno, soltanto per i rifiuti urbani. Subentrano così le ecomafie, le quali hanno capito che, entrando in questo affare, si possono guadagnare moltissimi soldi . Queste organizzazioni criminali si assumono la responsabilità dello smaltimento dei rifiuti prodotti dalle industrie, facendo pagare loro una somma di denaro alquanto inferiore rispetto a quella stabilita dallo Stato. Le ecomafie smaltiscono, così, i rifiuti illegalmente e nel modo più semplice possibile. Esse “gettano” questi rifiuti in enormi fossati, danneggiando a lungo andare le falde acquifere e le coltivazioni di vegetali in superficie. Tutto ciò causa danni irreparabili alla salute dei cittadini. Interrare i rifiuti non è l’unico modo utilizzato dalle ecomafie per smaltirli. I paesi poco sviluppati diventano, inevitabilmente, l’ultima destinazione dei rifiuti, utilizzando queste nazioni come delle vere e proprie pattumiere. Gli ultimi dati indicano l’Africa come ricettacolo dei rifiuti dei paesi più sviluppati del mondo, poiché sono stati riversati in essa milioni di tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici altamente dannosi per l’ambiente. Nonostante i flussi di rifiuti continuino ancora oggi, ognuno di noi può fare qualcosa per ridurre gli sprechi:
  • riutilizzare l’acqua di cottura per lavare le stoviglie;
  • non utilizzare eccessive quantità di detersivo per le faccende domestiche;
  • evitare di utilizzare l’auto per brevi distanze.
Tutelare il nostro pianeta è  un dovere di tutti!