di ALESSANDO PICCOLO (3^A) – Maldistribuzione delle ricchezze fra i Paesi, cambiamento climatico, inquinamento ambientale…; sono tutti figli dell’ età moderna. Stiamo contrastando questi fenomeni? Noi tutti vorremmo che fosse così ma i dati delle statistiche globali ci mostrano il contrario. Un esempio? Una recente ricerca condotta dall’ Orb Media(un’ organizzazione di giornalismo statunitense) ci ha dimostrato che nell’ acqua che beviamo ogni giorno, c’è una notevole quantità di microparticelle plastiche. Ad aggravare ulteriormente questa delicata situazione, si fa avanti lo smaltimento illegale dei rifiuti che, in Italia soprattutto, è gestito dalla criminalità organizzata. Inoltre ,non si contano i casi di discariche abusive che hanno causato la contaminazione nociva del territorio circostante e il conseguente diffondersi di malattie anche serie, fra i cittadini. Questo testimonia che la nostra coscienza ecologica e civile è molto superficiale. Tuttavia, non bisogna piangere sul latte versato, perché è nostro dovere , nel nostro piccolo, contribuire a rimarginare questa piaga che oramai affligge l’ intero pianeta. Se tutti i cittadini vivessero su questa terra non come “inquilini” , ma rispettassero la pulizia delle strade e degli spazi pubblici come rispettano le loro case, farebbero la differenza. Se questo avvenisse, se invertissimo la rotta, ci assicureremmo un futuro certamente più pulito. Fino ad allora, per quanto i Governi si sforzino di emanare leggi e imporre salate sanzioni a chi non le rispetta, non sarà possibile ottenere risultati concreti. Credo che rendere la Terra un luogo pulito, sano e confortevolmente abitabile sia desiderio e interesse di noi tutti. Facciamo in modo che il nostro obiettivo si realizzi e l’impegno di ciascuno e della collettività darà i suoi attesi e preziosi frutti.