Di Marco Conte – classe III sez. I
L’8 febbraio, in occasione del Safer Internet Day, la Polizia di Stato ed Unieuro hanno presentato la sesta edizione del progetto “Cuoriconnessi”. L’evento si è svolto a Roma, presso il Teatro Garbatella, e ha coinvolto più di 4000 scuole di tutta Italia e circa 280000 studenti, tra scuole medie e biennio delle scuole superiori. Gli esperti della Polizia postale hanno parlato dell’ uso responsabile e consapevole della Rete per impedire ogni forma di distorsione. La diretta è stata presentata dal Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini, dal Capo Dipartimento Risorse Umane Strumentali e Finanziarie del Ministero dell’istruzione, Jacopo Greco e Giancarlo Nicosanti Monterastelli e l’Amministratore Delegato di Unieuro. Tra gli ospiti anche Paolo Crepet, Psichiatra e Ricercatore dei disagi dell’età evolutiva dei ragazzi che hanno vissuto esperienze di bullismo e cyberbullismo. Secondo il Capo della Polizia il momento storico che stiamo attraversando ha tolto a noi giovani una parte importante della socialità sostituita dall’uso spesso compulsivo della rete che, non sempre, si rivela essere un luogo sicuro.
In questo contesto, pertanto, è importante porre attenzione alla nostra sicurezza
digitale, cercando di portarci a conoscenza dei rischi che uno spazio così importante
di libertà può comportare. Cuoriconnessi, perciò, rappresenta un importante
strumento di informazione e di diffusione di messaggi di cautela verso i rischi della
rete ed un punto di riferimento per le vittime di questo fenomeno. Secondo
l’amministratore di Unieuro, le testimonianze di ragazzi, spesso drammatiche, possono spingere i giovani ad aprirsi e a trovare una via d’uscita. Per questo motivo è
importante distinguere la buona tecnologia che permette l’apertura verso nuovi
orizzonti, dando la possibilità di diventare persone migliori, dalla cattiva tecnologia
che riesce solo ad arrecare danni. La giornata ha avuto come protagonisti tre
adolescenti, che hanno raccontato la loro storia di vittime della Rete. Matteo vittima
di catfishing (persona che si spaccia per un’altra per truffare o prendere in giro),
Santiago vittima di bullismo e Giorgia bullizzata a causa dei suoi disturbi alimentari. I loro racconti sono stati per noi ragazzi uno spunto su cui riflettere e continuare a
fare domande agli esperti presenti all’iniziativa, tra cui anche una psicologa della
Polizia di Stato. Durante l’evento, è intervenuto il cantautore Blanco, vincitore del
Festival di Sanremo, che ha invitato i giovani ad essere molto attenti alla rete, a non
postare foto private che qualcuno potrebbe anche usare per ricattarci.