di Gemma I. Perrotta-
“Sabotaggi” è una raccolta di poesie, ordinate in ordine cronologico, scritte da Salvatore Brasile, giovanissimo e preparatissimo docente di Lettere, ex alunno del Liceo scientifico “E.Majorana” di Sessa Aurunca.
Epifanie, scaglie e schegge di esistenza, paesaggi, segni, eventi si susseguono in uno straordinario caleidoscopio di sensazioni, di emozioni, di percezioni che mostrano l’anima denudata del poeta che va alla ricerca del suo equilibrio e di “insperate mete di salvezza”.
Al di là, anzi al di qua, un forte senso di appartenenza, un legame indissolubile con la terra d’origine e con la propria famiglia, una vicinanza d’amore con la sorella scomparsa, un attaccamento intenso e forte con la terra d’adozione e, soprattutto, l’incondizionata dedizione ai suoi amati alunni e alla sua professione.
Quello di Salvatore Brasile è un “sabotaggio d’amore”; la sua ricerca è l’inquietudine di chi è ricco dentro ma ha già trovato il suo centro di gravità nella donna amata, la sua leva verso l’universo, e nella sua recente condizione di padre (un figlio s’infinita in te)
Riportiamo alcune liriche della raccolta.
Un figlio / s’infinita in te./ Lo attendi sbirciando l’uscio/ mentre fingi di dormire./ L’attesa è speranza/ strada lastricata di desideri./ Occorre tempo per capire/ un destino/ quello di un figlio/ è lettera nel vento.
La mia mente
Cassandra inascoltata/
è la mia mente/ fabbricante di menzogne./ Durevole inciampo/ il mio sentire;/ intrigo di noi/ catene di fragili emozioni./ Pur io facendo/ mostro i gemiti/ di un flusso corallino./ Parole incastonate,/ universi sommersi.
Trapassi mattutini
Pensiamo al freddo del primo mane…/ spillo che punge e trafigge./ Poi giunge il tepore e il sole lo sconfessa./ Siamo un trapasso.