Nei giorni scorsi la nostra professoressa ci ha proiettato un
film molto educativo e importante per la nostra età: Ron,
un amico fuori programma. Non ho mai avuto l’occasione
di vederlo e devo dire che mi ha catturato molto sia in
parte per la sua comicità, ma soprattutto per il suo
insegnamento e i messaggi che mi hanno fatto molto
riflettere.
Il film è ambientato nel futuro dove il robottino Be-bot è
una delle ultime creazioni della famosa ditta Bubble e
sembra essere uno strumento utile ad ogni bambino per
farsi tanti amici; basta solo collegarsi alla rete per trovare
tanti coetanei con gli stessi interessi. Questo robottino
sembra eliminare ogni barriera e ogni incomprensione che
ogni adolescente deve affrontare durante la scuola media.
Barney è il ragazzino protagonista timido, strano e molto
appassionato di rocce. Tutti i suoi coetanei sono in
possesso di questo robottino, ma lui no. Dopo la sua triste
festa di compleanno senza amici ed uno scherzo di cattivo
gusto da parte dei suoi compagni, la nonna e il padre di
Barney decidono di regalargli un Be-bot. Purtroppo la
fortuna non è dalla sua parte perché il robottino che
Barney riceve è danneggiato; vuole renderlo alla Bubble,
ma il robottino si dimostra complice perché lo difende dai
suoi compagni che lo prendono in giro. Ho notato e mi ha
molto colpito l’imbarazzo di Barney che è spesso in difficoltà nel farsi tanti amici, nonostante la sua famiglia
cerchi di circondarlo di tanti coetanei. Questo però non lo
aiuta affatto, infatti viene allontanato da tutti e lui si
chiude nella sua stanza, pensando che Ron sarà il suo unico
amico. Anche il robottino difettoso è preso di mira dalla
ditta Bubble, lo vogliono distruggere perché ritenuto
pericoloso data l’assenza di sistemi di sicurezza. Tutti
questi misfatti non fanno altro che unire i due nuovi amici;
nonostante la loro diversità, riusciranno a
instaurare un ottimo rapporto d’amicizia molto
significativo per la loro storia. Inoltre nel film c’è una forza
d’incoraggiamento nell’essere se stessi che racconta
dell’accettazione di sé e dei propri coetanei. Il film ha un
importante messaggio, quello di cercare di essere come si
è, quindi se stessi…per questo io credo che questo sia un
film istruttivo per tutti, anche per i più grandi. Quasi
tutti avranno vissuto una situazione simile a quella di
Barney, ma la sua esperienza è unica e irripetibile grazie ai
suoi colpi di scena. Quello che il film mi ha insegnato è che
ognuno di noi è unico e irripetibile per la sua diversità; le
mode che a volte inseguiamo non sono educative perché ci
vogliono tutti uguali e molte volte tendono a denigrare e a
mettere da parte alcune persone della nostra società.
Infatti secondo me essere completamente diversi tra noi è
un pregio, una delle qualità più belle che si possono avere.
La diversità infatti è la cosa che ci caratterizza e senza
quella saremmo tutti uguali, noiosi e monotoni.
Elia Ariedi, 1^G