//Roma: gita di emozioni.

Roma: gita di emozioni.

di | 2019-05-07T20:45:54+02:00 7-5-2019 20:45|Alboscuole|0 Commenti
a cura di Giulio Santilli classe V plesso Giovanni XXIII –  Salve sono Giulio Santilli e voglio raccontarvi la mia gita di due giorni. La sera prima avevo preparato la valigia, perché avrei dormito senza genitori in quinta elementare!!! Era il giorno della partenza ero super emozionato, all’inizio avevo un po’ di paura ma poi ho capito che non c’era niente da temere perché avrei dormito con la maestra e un mio compagno. La partenza era alle 7:30 quindi salutai mio padre e salii sul pullman. Il viaggio è stato magnifico, eravamo tutti un po’ emozionati: c’era chi cantava, chi dormiva, chi chiacchierava, chi guardava il panorama. Io invece giocavo a carte con il mio compagno Filip. Dopo un viaggio di qualche ora siamo arrivati a Tivoli dove abbiamo visitato Villa D’este e Villa Adriana. Villa d’Este mi è piaciuta un sacco con i suoi giardini, affreschi e giochi d’acqua, ho fatto molte foto una più bella dell’altra e c’erano fontane zampillanti e statue maestose, è questo che mi ha colpito molto. Villa Adriana mi ha stupefatto per la sua immensità ma due sono le cose che mi sono rimaste impresse: la prima, le terme per gli operai, gigantesche da lasciare a bocca aperta; la seconda, la grande vasca con i pesci in cui facevano scegliere gli ospiti quale mangiare, per pranzare o cenare. Oh, che sbadato non vi ho detto che eravamo divisi in gruppi, io facevo parte dei Nutellari insieme a Filip, Chiara, Simone, Massimo e la maestra Rosella. Finito di visitare le ville siamo risaliti sul pullman e partiti per andare all’hotel dei frati a ROMA. Mentre eravamo sulla strada d’arrivo vedemmo per la prima volta l’Olimpico. Una volta arrivati all’hotel eravamo tutti un po’ eccitati, almeno io dormivo con la maestra Rosella e Massimo invece di stare da solo. Ognuno è andato nella propria camera con i rispettivi compagni, abbiamo posato le valigie e siamo scesi di sotto a cena. Finita la cena siamo andati in camera a prepararci per la notte, ma prima di andare a dormire abbiamo controllato insieme alla maestra gli altri compagni, mangiato i b-ready e guardato Netflix. Diciamo che è stata una notte movimentata ma alla fine ci siamo messi a dormire. La mattina dopo abbiamo risistemato le valigie e abbiamo fatto colazione poi siamo ripartiti per visitare la magnifica ROMA. Abbiamo visto per primo il Colosseo, vederlo sulle foto è un conto ma vederlo dal vivo è tutta un’altra cosa. Era maestoso, era spettacolare, era immenso: iniziato dall’imperatore Vespasiano e finito dal successore Tito, è chiamato anche Anfiteatro Flavio.Ci sono voluti 20 anni per costruirlo, ospitava giochi, battaglie fra gladiatori e belve e perfino battaglie navali. Prima sopra c’era un velarium per proteggere gli spettatori dal sole e dalla pioggia, una cosa molti avanti con i tempi. Poi siamo andati ai fori imperiali che erano delle grandi piazze dove si potevano incontrare i nobili, vedere imponenti mercati, edifici pubblici, basiliche e tante altre cose. Ogni foro aveva la statua del proprio costruttore: nel foro di Cesare c’era la statua di Cesare; nel foro di Traiano (dove c’era il mercato di Traiano), statua di Traiano. Una volta partiti dai i fori imperiali, eravamo molto in ritardo con i tempi ma questo non ci ha impedito di vedere, mentre andavamo al pullman, la meraviglia di Palazzo Venezia e vicino l’imponente monumento ai caduti. Dopo il pranzo ci siamo diretti all’ultima tappa della gita “i musei capitolini”. Già da fuori si poteva rimanere senza parole, una volta entrarti vi garantisco ancora di più. Qui purtroppo non abbiamo avuto una guida, ma un signore della sicurezza ci ha spiegato un po’ di cose quindi lo ringrazio, ci ha fatto pure notare una spaccatura nella gamba della lupa Capitolina causata da un fulmine. Le pareti erano tutte affrescate e le stanze piene di monumenti un posto che non si può dimenticare. Appena usciti dai musei abbiamo raggiunto il pullman che ci ha riportati a casa. Eravamo sfiniti ma contenti di aver vissuto una gita così bella.