di Francesca Federico, 1G Qualche giorno fa, mi è stato chiesto, di scrivere una riflessione o un pensiero, per raccontare questo periodo di emergenza. In un primo momento mi son detta “Che ci vuole”, poi però ho impiegato un bel po’ di tempo per mettere insieme tutti quei pensieri, buoni e cattivi, che mi sono passati per la mente in questo periodo. Prima che arrivasse l’uragano di nome “COVID19” tutti noi conducevamo una vita abbastanza serena, poi all’improvvisto mi sono sentita smarrita anzi credo che il mondo intero si sia sentito smarrito perché lui ha colpito tutti. Mi hanno sempre detto che la tecnologia insieme alla mente umana fa grandi progressi per una vita migliore, ma questo uragano, nessuno l’aveva previsto perciò ci siamo ritrovati attaccati e indifesi; in pochissimi giorni ha cambiato e segnato per sempre le nostre vite. Molte persone risultate positive a questo virus, non sono riuscite a sopravvivere, famiglie distrutte dal dolore, nessuno ha avuto il tempo di capire… Noi abituati a calcolare tutto, organizzando la nostra vita nel migliore dei modi, o forse pensavamo di farlo, ci ritroviamo oggi fragili e impauriti perché non sappiamo dove andare e cosa fare.  Mettendo da parte questi pensieri o meglio questa realtà, provo a pensare che c’è stata data una grande occasione per rivedere il nostro modo di vivere, il nostro modo di fare e di essere; forse siamo un tantino superficiali e altrettanto egoisti; non sappiamo riconoscere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Perciò adesso che siamo costretti, o prendendola come possibilità, rimanere a casa, possiamo rivedere il nostro cammino e rifletterci su. Io, in tutto ciò ho scoperto il valore della famiglia, un bene unico, prezioso e insostituibile.   Andrà tutto bene se non stiamo troppo insieme e riprendiamoci ciò che ci appartiene!