//Rinuncia alla vittoria in nome dell’onestà: l’esempio di Maria Clotilde Adosini

Rinuncia alla vittoria in nome dell’onestà: l’esempio di Maria Clotilde Adosini

di | 2023-03-09T11:47:19+01:00 9-3-2023 11:47|Alboscuole|0 Commenti
di Ginevra Suriano, 2^ H Chi l’avrebbe mai detto che una ragazza di 18 anni, in preda all’emozione di una vincita importante, potesse trovare il coraggio di tirarsi indietro dal godersi questa emozione a causa di un errore dell’arbitro? Questo è il caso dell’atleta lombarda Maria Clotilde Adosini, giovane promessa della scherma italiana, una diciottenne che, felice per la vincita di una prova di Coppa del Mondo Under 20 di scherma, disputatasi presso la città di Baeuvais, in Francia, si ritrova a dover fare i conti con la sua onestà. Felice di aver vinto la partita, si ritrova ad ascoltare il discorso della direzione del torneo che comunica che il risultato a lei favorevole, ma frutto di un errore dell’arbitro, rimane comunque valido. L’azzurrina, senza alcuna esitazione, ha scelto di rinunciare a questa vittoria preferendo di mettere in pratica i principi che i genitori le hanno insegnato e che questo nobile sport le ha trasmesso, come da lei affermato in un’intervista RAI. Questo suo atto di onestà e fair play, ha sicuramente fatto più scalpore della notizia della mancata vittoria. Certamente non mancheranno in futuro occasioni per salire sul podio e questa volta non per errore!