//Riflettori (e polemiche) sul Mondiale di calcio in Qatar

Riflettori (e polemiche) sul Mondiale di calcio in Qatar

di | 2022-11-23T18:22:30+01:00 23-11-2022 18:07|Alboscuole|0 Commenti
Tutti i riflettori sono puntati sul Qatar che è salito sul palcoscenico internazionale con l’assegnazione dei  Mondiali 2022. Ma non solo luci anche molte ombre si riflettono sul piccolo stato  del Golfo Persico e sull’assegnazione dei mondiali Fifa 2022. Le polemiche hanno occupato i titoli dei giornali già dal 2010 , anno in cui la Fifa ha designato il Qatar paese ospitante i Mondiali 2022 e ancora continuano con sempre nuovi retroscena raccapriccianti. Un coro di polemiche si sollevano da tutto il mondo. Ormai sono tante le denunce sulle ipotesi di corruzione, sullo sfruttamento dei lavoratori, l’impatto ambientale dei sistemi di raffreddamento e di irrigazione, la violazione dei i diritti umani e tanto altro…..Quella del 2022 è forse  l’edizione più controversa della storia recente dei Mondiali di calcio.
Ma andiamo per ordine:
Dei 22 membri del Comitato Esecutivo FIFA che hanno partecipato alla votazione che ha assegnato al Qatar il Mondiale 2022, 15 sono stati incriminati per corruzione e per aver ricevuto regali in cambio del voto per il Qatar. Secondo il massimo governo del calcio mondiale  non ci sarebbe stata nessuna corruzione nell’assegnazione dei mondiali al Qatar, ma solo “aspetti dubbi” che non hanno influenzato il normale corso delle decisioni. Un’ inchiesta partita qualche anno fa   ha rivelato inoltre  che circa 6500 lavoratori migranti proveniente dal sud-est asiatico ( India, Bangladesh, Pakistan..) sono morti per la costruzione dei futuristici otto stadi che  oggi ospitano i Mondiali e forse  il numero delle vittime è molto più alto. Amnesty International ha denunciato pratiche di abuso e sfruttamento nei confronti dei lavoratori e anche casi di minacce dovute a denunce sulle condizioni di vita dei lavoratori. Testimoni parlano di 18-20 ore di lavoro in condizioni estreme. Per circa il 70% dei decessi degli operai non sano state fornite giustificazioni.
Va ricordato inoltre che diverse associazioni avevano espresso preoccupazione sin dal momento dell’assegnazione sull’idoneità del Qatar ad ospitare l’evento, ponendo interrogativi sul rispetto dei diritti umani e in particolare   sui diritti LGBT nel paese, dal momento che l’omosessualità è illegale e punita con l’incarcerazione. La FIFA ha vietato “per motivi tecnici” alla Danimarca di usare la maglia con la scritta “Diritti umani per tutti” come maglia di allenamento durante i mondiali.
Non bastano le violazioni dei diritti umani fondamentali, i Mondiali in Qatar saranno devastanti anche per quanto riguarda l’impatto ambientale. Nel Paese, infatti, non c’è accesso all’acqua potabile e, per i terreni di gioco degli stadi, vere e proprie cattedrali nel deserto, c’è bisogno di almeno 10mila litri per l’irrigazione. Per ovviare al problema, si utilizza la tecnologia della desalinizzazione dell’acqua marina, ma le conseguenze ambientali possono essere disastrose. Per non parlare poi dei potentissimi sistemi di raffreddamento presenti negli stadi usati per abbassare la temperatura atmosferica non confortevole e non adatta per gare sportive e del livello di inquinamento.
Dimenticavamo di aggiungere che secondo una stima l’allestimento dei mondiali  è costato la bellezza di 200 miliardi di dollari di cui solo 6,5 per gli stadi che però saranno smantellati subito dopo l’ultima partita dei mondiali. I problemi dei Mondiali 2022, come abbiamo potuto vedere, non sono  solo le  temperatura estreme  per gli  sportivi o  l’ ’interruzione, mai avvenuta precedentemente, dei campionati interni di tante nazioni.
Che cosa aggiungere? Uno dei grandi meriti di questo mondiale sarà  quello di accendere il dibattito sui diritti umani e sulle condizioni dei lavoratori in Qatar? Ce lo auguriamo. Viva lo sport! Palla al centro e  buona visione a tutti.
CLASSE 3^ A SPORT