di Riccardo Stanzione 2^A Nelle ultime settimane abbiamo affrontato il tema della violenza sulle donne leggendo vari brani in classe e commentandoli ,esponendo le nostre opinioni. Tra i brani letti in classe quello che maggiormente mi ha colpito è quello della scrittrice Deborah Ellis, che ci presenta un aspetto della vita in Afghanistan in un periodo abbastanza recente,durante il regime dei talebani. Nel brano una ragazzina di 11 anni che vive a Kabul viene convinta dalla famiglia a travestirsi da ragazzino per poter uscire di casa e andare al mercato ,per poter comprare il cibo necessario per sopravvivere. Infatti, nella famiglia non vi è nessun uomo poiché il padre è stato arrestato e il fratello ucciso, quindi secondo il regime imposto dai talebani le donne non possono uscire da sole per strada. È sconvolgente pensare a questa famiglia impossibilitata ad uscire anche per acquistare il necessario per vivere, ma soprattutto è strano pensare che tutto questo accadeva non più di 20 anni fa. Mentre nel nostro paese si viveva liberamente, lì le donne quando potevano uscire, dovevano farlo completamente coperte dal burqa e non potevano andare a scuola o al lavoro. Mi ha fatto soffrire leggere che in alcune parti del mondo le donne sono usate solo come serve e non hanno neanche il diritto di parlare,respirare,ridere liberamente e alcune muoiono perché non possono essere visitate da un medico uomo. Noi siamo abituati ad avere tanto e non diamo valore a ciò che abbiamo, il testo letto in classe mi fa pensare che bisogna apprezzare quello che si ha perché al mondo ci sono ancora molte persone che non possono avere una vita dignitosa a causa della crudeltà di altre persone che si credono migliori.