Alla notizia della posticipazione della riapertura delle scuole, in quasi tutte le regioni, l’11 gennaio gli studenti hanno dato inizio a una vera e propria protesta durata due giorni. Nonostante l’impossibilità di partecipare allo sciopero fisicamente, gli studenti hanno protestato non partecipando alle videolezioni e rifiutandosi di seguire le indicazioni degli insegnanti. Il loro scopo era quello di tornare a scuola in piena sicurezza, stanchi di seguire le lezioni attraverso uno schermo e di privarsi del contatto umano.
Nella tarda ora del giorno 10 gennaio è stato annunciato dai rappresentanti di Istituto l’avvenimento di uno sciopero studentesco per conto di una ripresa delle scuole,al più presto e nei tempi e modi giusti.
Per quanto riguarda la nostra scuola, anche i rappresentanti degli studenti hanno ritenuto opportuno invitare gli studenti a prendere in considerazione tale iniziativa. Nella tarda ora del giorno 10 gennaio hanno inviato un messaggio ai rappresentanti di classe che a loro volta hanno interpellato, sempre via whatsapp, i loro compagni sull’’aderire o meno nella consapevolezza che “protestare è lecito ed è un diritto di tutti”. Gran parte degli studenti ha, così, scelto di aderire alla protesta. In particolare, le classi che non hanno partecipato alle videolezioni di quel giorno sono state (per le prime): PRIME: 1B, 1C,1D, 1E AFM e 1A TUR.
SECONDE: 2A,2B,2C AFM -2A TUR e 2B SPORT.
TERZE: 3A, 3B, 3D, 3E AFM -3A RIM- 3 A SIA e 3B SPORT.
QUARTE: 4A, 4B, 4D, 4E AFM- 4A SIA- 4A RIM e 4B SPORT.
QUINTE: 5D, 5E, 5F AFM e 5A RIM.
Questi dati (forse parziali) sono quelli che siamo riusciti a raccogliere. Nello stesso tempo, sappiamo che tante classi non hanno aderito ritenendo inutile (o soltanto un pretesto per rimanere più tempo a letto) un’iniziativa del genere non essendoci ancora le condizioni di sicurezza necessarie per una ripresa delle attività in presenza.
A distanza di dieci giorni dallo sciopero, le cose sembrano aver avuto una svolta. Il 18 gennaio sono tornati a scuola gli studenti di Piemonte, Molise, Lazio e Emilia-Romagna anche se al 50% con la speranza di arrivare al 75%.Gli studenti della Lombardia restano in DAD dato che la Regione è in zona rossa; stessa sorte spetta agli studenti di Puglia e Liguria. Veneto e Friuli Venezia Giulia hanno rinviato la riapertura al 1 febbraio. In Campania, l’11 gennaio sono tornati a scuola i bambini di prima e seconda elementare e la scuola dell’infanzia. Il Presidente De Luca aveva espresso il suo disaccordo nel riaprire le scuole a gennaio, rimandando a febbraio; ma il Tar della Campania ha ritenuto illegittime le sue disposizioni, stabilendo una nuova ordinanza. Dal 21 gennaio sono tornati gli alunni di terza, quarta e quinta elementare. Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, le attività in presenza restano sospese fino al 23 gennaio; per la scuola secondaria di II grado, invece, si deciderà dopo il 23 gennaio alla luce delle verifiche dell’Unità di Crisi. Non resta che aspettare le nuove disposizioni regionali e sperare che, in piena sicurezza, gli studenti possano tornare in presenza distaccandosi dagli schermi che li hanno tenuti separati da compagni e professori per tutto questo tempo.
MARTINA DI MICCO, MARIA VERDE (4^ C)