di Sara Catapano- Domani, 27 gennaio 2023, commemoriamo il 72° anno dalla fine di un evento orrendo come la Shoah. Tra i pochi testimoni rimasti, c’è Liliana Segre che, il 19 gennaio del 2018, è stata nominata “senatrice a vita”. In un’intervista a tv2000 ha raccontato come sia stato il viaggio e la vita ad Auschwitz; per iniziare, ha raccontato il modo nel quale il padre le ha detto che non sarebbe potuta più andare a scuola per poi arrivare al giorno della partenza per il campo di concentramento. Ha dichiarato: ”Per un attimo vidi una pistola a terra, pensai di raccoglierla, ma non lo feci. Capii che io non ero come il mio assassino”. Questo ci fa capire anche come, nonostante lo stress e la paura del momento, una giovane Liliana riusciva a ragionare e a capire che, uccidere chi le aveva fatto del male, non avrebbe portato a nessun risultato. La Shoah non ha creato solo morte e distruzione, ha fatto capire anche a noi giovani quanto dovremmo essere grati a queste persone per aver dato la loro vita nella speranza di una rinascita. Io sicuramente lo farò, ma spero che anche i miei coetanei, una volta ascoltate queste storie, possano raccontarlo ai loro figli e che non si dimentichi nulla di ciò che è stato fatto.