Alunni classe 4^ A.
Nei primi giorni di scuola dopo aver trascritto sul quaderno una bellissima poesia, di Eleonora Laffranchini, dal titolo “Partenza”, abbiamo riflettuto sul significato dei sui versi: noi alunni della classe 4^ A ci lasciamo alle spalle la classe terza, che in parte è da dimenticare per colpa di un virus invisibile che ha stravolto la vita di tutti noi. Lo scorso anno scolastico abbiamo imparato tante cose nuove, seppure a distanza, grazie alle maestre e all’aiuto delle nostre pazienti mamme e quest’anno ne impareremo altre sperando di stare in classe.
Il virus non ci ha ancora abbandonato, perciò abbiamo tutti ancora paura.
Le nostre braccia vorrebbero stringere le maestre e i compagni, ma non è ancora possibile, ma dai nostri occhi traspare la gioia e l’emozione di rivederci tutti insieme.
Seppur la voglia di riabbracciarci è tanta, ci limiteremo a guardarci negli occhi.
Quando siamo tornati a scuola, il 28 settembre, sembrava il primo giorno quando eravamo in prima, stessa emozione! Tutto ci sembrava nuovo, ci guardavamo negli occhi stupiti perché un po’ diversi. Eravamo cresciuti, più timorosi, infatti siamo rimasti vicino ai nostri genitori mentre un silenzio improbabile ci avvolgeva.
Noi non abbiamo bisogno solo di tenere la testa sui libri per imparare, abbiamo bisogno anche, come dice l’autore, di “fuggire col pensiero dalle finestre chiuse”.
Le nostre insegnanti ci insegnano a controllare le paure: quando pensiamo di non farcela e quando ci distraiamo andando con il pensiero a quello che c’è fuori oltre le finestre, non ci sgridano.
La scuola si è svegliata e noi dobbiamo fare in modo che riprenda a camminare, studiando, dobbiamo farla danzare, comportandoci bene e seguendo le norme vigenti.
Quest’anno il nostro zaino avrà più peso, perché dentro ci sarà la paura di quello che può accadere, le tante regole da rispettare, la voglia di stare insieme senza misurare la distanza. Conterà anche la curiosità di conoscere le nostre tante emozioni, la voglia di giocare con i numeri e le parole, di esplorare nuovi mondi.
Quest’anno lo zaino sarà parte di noi, perché dovrà contenere il rispetto, il coraggio e la felicità, i desideri nascosti, i sogni da realizzare e la fiducia, conterrà anche un pizzico di sicurezza. Ognuno di noi mette nello zaino ciò di cui ha bisogno e con la nostra volontà faremo danzare nel cielo blu la nostra bellissima scuola.
La scuola riprende a camminare tra le paure e i tanti timori, con la speranza che tutto finisca al più presto. Ora possiamo solo impegnarci a rispettare le regole nei confronti degli altri a vedere la scuola con la gioia di sempre e ricordare, quando un giorno butteremo via l’ultima mascherina, di non smettere di guardarci negli occhi, come questo brutto virus ci ha insegnato.
Sarebbe bello un giorno svegliarsi e scoprire che è stato tutto un brutto sogno e che in realtà nulla è cambiato.