di Simone Crapanzano – Da settimane, ormai, non si fa altro che parlare di referendum costituzionale nei giornali,nei Tg e anche nei social media come Instagram e Facebook.
Molti giovani ,ma anche molti adulti,si chiedono cosa sia e a cosa serva.
La risposta è molto semplice,il referendum è uno strumento di democrazia diretta che consente di votare senza nessun intermediario,in particolare quello del 29 Marzo servirà a “tagliare” il numero dei parlamentari, ovvero ridurre il numero effettivo da 945 a 600,non necessita del quorum ovvero il numero di elettori necessario superiore al 50% +1 affinché la votazione sia valida.
Già da ottobre, quando il parlamento ha votato per la legge sul taglio dei parlamentari e il governo ha scelto la data del referendum, l’Italia si è letteralmente divisa in due.
Il voto per il “SI” è sostenuto da chi ha portato avanti questo referendum e del quale ne ha fatto un vero e proprio cavallo di battaglia, ovvero il movimento 5 stelle; oltre a questo partito,il “SI” è sostenuto dai cittadini che vorrebbe un taglio parlamentare per ridurre il numero di gente da pagare ergo un risparmio per lo stato.
Il “NO”,a sua volta, è sostenuto da partiti di diverso colore politico che va dalla sinistra del partito comunista o di potere al popolo passando per il PD,alla destra della lega,di fratelli d’Italia e di Forza Italia. Questi partiti sostengono invece che il taglio parlamentare sia qualcosa di futile perché non porta alcun risparmio nelle casse statali e ,anzi, il referendum potrebbe limitare addirittura la democrazia italiana.
Cosa succederà è ancora tutto da vedere, aspettiamo il 30 Marzo per vedere i risultati e dare giudizi su quanto votato.