di Maria Carlotta Vianelli 1ª C. – Avete mai sognato di essere leggiadri come una farfalla? Se apprezzate la bellezza di un movimento preciso ed elegante allora: Yuri!!! On Ice è l’Anime che fa per voi!
Ecco la trama.
Yuri Katsuki, speranza del pattinaggio di figura giapponese, torna nella sua città natale schiacciato dalla cocente sconfitta subita nella finale del Grand Prix, prestigiosa gara internazionale di pattinaggio artistico.
A 23 anni, non più giovanissimo per una disciplina che vede i suoi atleti affermarsi molto presto, si rintana nella casa dei genitori, indeciso se ritirarsi o proseguire la sua carriera.
In questa dimora ci rimane, finché Viktor Nikiforov, cinque volte campione del mondo di pattinaggio, si presenta alla sua porta insieme al suo allievo Yuri Plisetsky, un promettente pattinatore al debutto nella divisione senior.
Viktor convince Katsuki a ritornare sul ghiaccio e così i due Yuri, sotto la guida premurosa del campione, si allenano duramente per mettersi alla prova nel Grand Prix successivo.
Passione, rivalità, complicità e nuove sfide si alternano in un confronto sempre più serrato tra i due atleti.
Yuri!!! On Ice, diretto da Sayo Yamamoto e prodotto da MAPPA, è uno dei primi Anime che io abbia visto e mi ha letteralmente catturata!
La visione non è molto impegnativa: una sola stagione, dodici puntate in tutto; anche se corto.
Yuri!!! On Ice mi è piaciuto veramente tanto, soprattutto per le animazioni: è una meraviglia per gli occhi vedere come i movimenti siano fluidi quando i personaggi pattinano, la precisione ritmica e la grande armonia con cui trasformano la musica in bellissime immagini.
Mi è piaciuta molto questa scelta degli autori di non far vincere Yuri Katsuki, perché fa capire che nella vita non serve arrivare sempre al primo posto, ma bisogna cercare di raggiungere gli obbiettivi che ci poniamo davanti: infatti il protagonista non si arrende e continuerà ad allenarsi insieme a Viktor per poter vincere i Grand Prix degli anni a venire.
Anche la storia è interessante: i personaggi non sono i soliti stereotipi della competizione sportiva all’ultimo sangue e, in particolare, ho adorato il finale, per nulla scontato e che mi ha stupito molto.
Alla fine, infatti, non vince il protagonista, ma Yuri Plisetsky.