Alessandra Gatì – Il problema dell’intolleranza è molto diffuso nel mondo e spesso si manifesta con la discriminazione sociale. Si pensa, erroneamente, che le persone si culture o religioni diverse siano inferiori e così sono emarginate. Una convivenza pacifica può esistere solo se si rispettano le opinioni altrui, cosa che in alcuni Paese non avviene e si arriva pertanto a vere e proprie guerriglie, dove anche gli innocenti, come i bambini, sono vittime di questa lotta di cui non capiscono neanche il perché. Quante volte abbiamo sentito al telegiornale parlare di bambini uccisi per colpa di una guerra assurda che li ha privati della loro fanciullezza, solo perché due popolazioni di religione diversa, di etnia diversa, sono in lotta fra di loro. Il fatto che abbiano una religione diversa non vuol dire che siano cattive o di intelligenza inferiore. Semplicemente hanno ricevuto un’educazione diversa dalla nostra. Credo, quindi, che i pregiudizi e l’intolleranza siano dettati dall’ignoranza. L’amicizia con i bambini di cultura diversa può essere solo fonte di ricchezza, perché ci aiuta a conoscere usi, costumi e religioni diverse. Qualcuno ha detto che “la conoscenza salverà il mondo”. Infatti solo conoscendo la cultura degli altri popoli, capendoli, comprendendone gli usi e i costumi saremo in grado di rispettare tutti, di evitare guerre e stragi che già hanno insanguinato la storia.