In occasione dell’uscita didattica a Cinisi svoltasi sabato 28 gennaio 2023, numerosi alunni e docenti della scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto hanno avuto l’opportunità di visitare le casa di Peppino Impastato, grande attivista e giornalista anti-mafia di elevato spessore sociale che sin da giovane ha combattuto contro la mafia. Figlio di mafioso, ha voluto sin da sempre distaccarsi dalla mentalità criminale che dilagava nel suo contesto familiare trovando il coraggio di non essere omertoso e di schierarsi dalla parte diametralmente opposta all’ideologia del proprio nucleo familiare. Peppino Impastato aveva fondato “Radio Aut”, emittente libera in cui sbeffeggiava ed enunciava crimini e attività di Cosa nostra. Nel 1978, poi, si candidò alle elezioni locali ma ricevette numerose minacce culminate nella sua uccisione nella notte tra l’8 e il 9 maggio. Solo dopo un lunghissimo iter giudiziario viene condannato Gaetano Badalamenti, il boss mafioso che abitava a soli 100 passi da Peppino e da cui deriva il titolo del film che ha consentito di portare alla ribalta la figura di Peppino Impastato. Tale uccisione, oltre a tante altre a sfondo mafioso, non possono lasciarci insensibili, è necessario che ciascuno di noi assuma un atteggiamento di partecipazione attiva che possa estirpare questo fenomeno mafioso che dura da decenni. Il chiudersi dietro il muro dell’omertà non è la strada giusta che una società civile deve seguire. La mafia va abolita, la mafia va uccisa, va annientata. Il mostro dai mille tentacoli va sconfitto! Quella di Peppino Impastato è ancora oggi un esempio di coraggio per quanti hanno voglia di lottare, parlare, denunciare crimini. Trovarsi a “Casa Memoria Peppino e Felicia Impastato” è stata un’esperienza straordinaria, una sensazione unica. Vedere dove ha vissuto, ascoltare i racconti della nipote, Luisa Impastato, ha permesso di ampliare le conoscenze ed allo stesso tempo approfondire le brutture del fenomeno criminale. Dobbiamo convincerci che la mafia deve lasciare il posto alla legalità, la lotta contro questi atteggiamenti mafiosi deve essere continua, costante, quotidiana, da parte di noi tutti. Bisogna denunciare intimidazioni, minacce, bisogna avere il coraggio di esporsi, di rivendicare la legalità anche nei piccoli gesti. Assumere un atteggiamento più aperto, comunicare, è infatti la strada migliore per proteggere noi stessi, la nostra comunità. Quella che dobbiamo vivere è insomma una costante lotta quotidiana che deve coinvolgere tutti, nessuno escluso!
Giulia Valenti