di Lorenzo Vacca, Valeria Biondo e Chiara Martinelli (classe 3^C) – Scanzo… il nostro paese, il nostro fantastico paese!
Sapete quando Scanzo venne citato per la prima volta in un documento ufficiale?
Circa nell’anno mille, una signora che si chiamava Sigismunda cedette i suoi possedimenti nella zona di “Scanzum”, appunto, ai suoi cugini per ritirarsi in campagna.
Sapete a che cosa sono dedicate le strade laterali al viale Roma?
Sono dedicate, come nell’esempio di via Isonzo, a delle battaglie importantissime della prima guerra mondiale.Se avete saputo rispondere siete degli “SCANZESI D.O.C.”… complimenti !!!
Scherzi a parte, facciamo un bel giro a Scanzo, non siamo qui per farvi un quiz!Gli scorsi anni abbiamo lavorato molto sulla storia del nostro paese, concentrandoci soprattutto sui suoi personaggi più importanti e significativi, su Simone da Scanzo che combatté per la repubblica di Venezia , Giovanni da Scanzo importante uomo religioso, Francesco Martinengo Colleoni generale per la Serenessima, i conti Piccinelli Giuseppe e Piero che fondarono l’azienda “Italcementi” e la casa di riposo di Scanzo.
Successivamente abbiamo eseguito una visita nel centro storico di Scanzo e una nel centro di Rosciate.
Dopo tutto ciò, abbiamo lavorato per realizzare una presentazione, ma soprattutto per far conoscere ed approfondire la storia del nostro paese.
Questo era qualche piccola informazione sulla storia non molto conosciuta del nostro paese di Scanzo.E per tutta Scanzorosciate… “la cosa migliore che possiate fare è andare in biblioteca o su internet e cercare tutte le informazioni che vi interesseranno… siamo sicuri che ce ne saranno!
Cenni storici
All’incirca nel 400 a. C. i Celti si insediarono nelle zone dove ora sorgono Scanzo, Rosciate, e gli altri paesini limitrofi formando delle piccole comunità indipendenti dalle altre.
Sull’origine di quello che fu il borgo di Scanzo, non ci sono dubbi: è di origine romana;
mentre quello di Rosciate è incerto: potrebbe essere di origine celtica (i nomi delle città
che finivano in –ate erano quasi sempre di origine celtica), mentre altri sostengono la
fondazione da parte dei Romani. Altri ancora sostengono, invece, l’origine gentilizia.
Ma cosa c’entrano i Romani nella fondazione di Scanzo e Rosciate?
Ebbene sì, in quel periodo dopo un centinaio di anni di “appartenenza celtica”,
le zone bergamasche iniziarono a cadere, lentamente ma inesorabilmente, in mano
ai Romani, che fondarono sicuramente Scanzo e, forse, Rosciate.Nel V secolo d. C. il borgo romano di Scanzo venne del tutto distrutto da parte dei
barbari di Alarico durante una delle tante invasioni barbariche subite dai Romani
nell’ultimo periodo dell’Impero d’occidente. Per fortuna del nostro paese gli
abitanti, avvisati in anticipo grazie ai vari avamposti della zona , riuscirono a
salvarsi rifugiandosi sulla rocca del monte Bastia.
Non sappiamo per quanto tempo gli abitanti furono obbligati a restare sul monte,
ma gli studiosi sono sicuri che nel VII secolo Scanzo divenne una comunità
autonoma.Tra l’undicesimo e il dodicesimo secolo, le guerre tra Guelfi e Ghibellini, rappresentanti
della Repubblica di Venezia e dei Visconti di Milano.Verso la fine del ’600 sul territorio bergamasco si verificarono gravi epidemie di peste
e lunghe carestie che precedettero la grossa rinascita tra la fine del ‘700 e l’inizio
dell ‘800.Dopo l’unione iniziale, Scanzo e Rosciate si divisero amministrativamente, e così
rimasero fino al 1927,anno considerato come “anno della rinascita” del
nascente paese di Scanzorosciate
Luoghi storici
Il monte Bastia è il monte che sovrasta Scanzo.
Negli anni in cui si diffusero le epidemie, tra cui la peste, coloro che non avevano contratto la terribile malattia, si rifugiavano sulla sua cima dove oggi sono visibili resti del muro che formava il bastione.
Invece, la maggior parte degli infettati dalla peste, veniva portata al Lazzaretto, dove oggi sono state costruite delle abitazioni.
Il quartiere Longobardo del nostro paese si trovava tra la via Abadia, la via Martinengo Colleoni e la via Carrara. Qui tra il II e il IV secolo abitava il popolo dei Longobardi.
Questo quartiere è molto ricco di monumenti e luoghi davvero interessanti, vi consigliamo di visitarli!!
In via Colleoni risiede la filanda che si può ammirare dall’esterno pure oggi. Entrando si può subito notare che i soffitti sono molto bassi, perché le persone che ci lavoravano, soprattutto donne, erano molto basse. Nella filanda si tesseva principalmente la seta, perché a Scanzo era molto coltivata.
Passeggiando nel nostro paese, soprattutto nel centro storico, spesso incontriamo muri a spina di pesce fatti con i ciottoli del fiume Serio.
Infine abbiamo le vecchie case degli operai, abitate anche oggi. Queste sono le case che utilizzavano coloro che lavoravano al cementificio e dove vivevano insieme alle loro famiglie, in modo che il luogo di lavoro fosse vicino.