di Paolo Matrorillo – classe II sez. D
E’ ormai da quasi due mesi che siamo chiusi in casa, e la nostalgia della normalità inizia a farsi sentire. Stiamo vivendo un periodo molto difficile, che ha cambiato le vite di tutti noi e che rimarrà nella storia. Le complicazioni della nostra vita, nell’ultimo periodo, sono causate dal Virus proveniente dalla Cina che causa l’infezione da Covid-19.
Questa pandemia, che costringe quasi tutto il mondo in casa, ha sconvolto la nostra quotidianità: ci siamo abituati a non uscire più e a programmare le nostre monotone giornate di quarantena, senza farci prendere dalla noia e dall’angoscia.
La normalità, che prima detestavamo così tanto, in questo momento, in cui non ci ricordiamo neanche com’è il mondo là fuori, ci sembra un obiettivo lontano e irraggiungibile. Tutti immaginiamo e aspettiamo con ansia il fatidico momento in cui diremo ai nostri zii, ai nostri cugini, ai nostri nonni e ai nostri amici:” Ti ricordi la quarantena?”. Questa malattia è imprevedibile e il ritorno alla vita del passato, ormai è solo un miraggio. Il ritorno alla normalità deve essere graduale, e per questo ci vorrà molto tempo, ma si inizia a vedere una luce in fondo al tunnel, con le persone che guariscono e la curva degli infetti e dei morti che scende o si stabilizza.
I ragazzi di tutta Italia stanno vivendo un periodo difficile e complicato non solo per la mancanza della libertà e la monotonia delle giornate, ma anche la didattica a distanza rappresenta un problema per gli studenti: ad oggi passano tante ore di fronte ad uno schermo per cercare di seguire le videolezioni e consegnare i compiti assegnati a distanza, con tutte le complicazioni del caso, come una scarsa connessione o la mancanza dei mezzi per lo smart working. Sono tante anche le incomprensioni e la confusione che si creano nei gruppi di classe con i docenti, infatti, senza un rapporto in tempo reale o una spiegazione dal vivo, certe volte risulta difficile comprendere bene gli argomenti delle lezioni e le istruzioni date dai professori. In questo momento di difficoltà si fa come si può e si cerca di non stare troppo male, ma tutta l’Italia lo sa, che alla fine #ce la faremo!