A conclusione di un articolato “compito di realtà” – un percorso didattico iniziato a novembre con una serie di attività comprendenti tutte le discipline e da svolgere durante l’orario scolastico lavorando in team per progettare una visita didattica in occasione del 50° anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace – mercoledì 24 maggio 2023 tutte le classi prime della scuola secondaria di primo grado “Foscolo” di Barcellona Pozzo di Gotto si sono recate proprio al “Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria” e, per completare la giornata dedicata all’arte e alla cultura, anche al MU.ME., il “Museo Regionale Interdisciplinare di Messina”. Dopo una prima fase che ha visto i ragazzi impegnati nella realizzazione di un preventivo, calcolo percorso e progettazione di una brochure informativa, il loro progetto si è quindi concretizzato.
Partiti la mattina molto presto, i ragazzi hanno raggiunto dapprima Reggio Calabria e qui, accompagnati da alcuni docenti e da una guida, dopo aver percorso per un tratto il celebre “Lungomare Falcomatà”, hanno avuto modo di visitare il “Museo Archeologico” e ammirare i due splendidi “Bronzi di Riace”, oltre ai molti altri reperti archeologici presenti. La guida si è dilungata a lungo nella spiegazione e si è complimentata anche per l’interesse riscontrato negli alunni e per la precedente conoscenza di alcune informazioni. Merito, naturalmente, di tutto il lavoro preparatorio svolto! Ha chiuso la visita di Reggio Calabria una passeggiata sul Corso e su una parte del Lungomare per vedere i palazzi restaurati dopo il terribile terremoto del 1908 e ammirare le curiose statue della scultrice Rabarama. Interessante, però, anche la tappa della visita didattica a Messina, dove i ragazzi hanno potuto ascoltare la spiegazione di tutte le varie componenti del famoso Orologio del campanile del Duomo e del Duomo stesso con le sue vicissitudini. Ultima tappa è stato, infine, il “Museo Regionale”, e qui gli alunni hanno ammirato, tra le moltissime opere, resti antichi ma soprattutto dipinti di Antonello da Messina, Mattia Preti, Vincenzo Catena, e, in particolar modo, due capolavori del Caravaggio: ‘La resurrezione di Lazzaro’ e ‘L’adorazione dei pastori’, le uniche tele rimaste a Messina tra le quattro realizzate in Sicilia dal tormentato artista. Ammirazione ha poi suscitato tra i ragazzi anche l’originale dell’opera del Montorsoli, cioè il “Nettuno con Scilla”, che si trovava nell’omonima fontana davanti alla Prefettura, oggi una copia. La giornata è quindi finita, con un po’ di stanchezza ma anche con la certezza che l’intera esperienza sia stata molto interessante e istruttiva, esempio di come la scuola si ripercuota nella quotidianità, oltre che atteso momento di condivisione e allegria tra compagni dopo la pandemia.
Samuele Calderone