di Lorenzo Ricciato, Emanuele Caputo e Chiara Bruno-
La scuola è il più importante luogo di formazione. Qui si impara a saper vivere, ad approcciarsi agli altri e ad accrescere la propria cultura. La scuola è la nostra seconda casa, dove trascorriamo sei ore al giorno per ben dieci mesi all’anno; i compagni sono come dei fratelli e i professori sono come dei genitori. Impariamo a gestire le emozioni come l’ansia e la paura dei professori, verifiche e interrogazioni. Per avere armonia in classe, bisogna sempre rispettare il prossimo, essere rispettati, essere leali e non essere “omertosi” quando accade qualcosa di spiacevole. Alunni e docenti devono lavorare in simbiosi perfetta perché i primi devono impegnarsi al massimo per ottenere buoni risultati e nello stesso tempo i docenti sono sempre impegnati, lavorando anche a casa, per rendere le lezioni chiare e comprensibili al meglio per gli alunni. Alcuni di noi si sono impegnati al massimo per affrontare bene il secondo anno. In alcuni momenti c’è voluto un importante lavoro di squadra che fortunatamente non si è mai trasformato in competizione. A scuola si svolgono molti progetti e uscite didattiche che consentono agli studenti di apprendere divertendosi. Il progetto Lettura con le nostre presentazioni in classe, la Giornata dell’Inclusione, la visione dello spettacolo teatrale dell’Odissea, le Olimpiadi di Cittadinanza, i Giovedì della zia Galatea, i mercatini, gli incontri con gli autori e poi i tanti momenti indelebili di vita scolastica. E a maggio il momento tanto atteso, il più bello: la gita di fine anno al “Parco Ciuchino Birichino” di Ostuni dove tutti ci siamo divertiti e dove sono nate nuove amicizie. Ora però abbiamo solo voglia di riposarci e di avere il tempo libero per andare al mare e dormire un po’ di più.