Martedì 10 Febbraio 2020, nella scuola secondaria di Primo Grado “Renato Moro” di Barletta, si è svolto l’incontro di formazione “PretenDiamo legalità”.
Prima di tutto bisogna sapere che cos’è la legalità prima di parlarne. La legalità è un insieme di azioni che noi definiamo “legali”, cioè a norma di legge.
Perché è importante parlare agli adolescenti di legalità a scuola?
Perché i cittadini-ragazzi diventeranno dei cittadini-adulti e devono conoscere e distinguere la legalità e l’illegalità per essere cittadini consapevoli.
La scuola ha invitato a questo incontro due commissari della Polizia di Stato: Michele Sergio e Carmela Barra, accompagnati da un commissario in pensione e conosciuto da tutti, Antonio Corvasce.
I tre commissari hanno affrontato alcuni argomenti fondamentali riguardanti la legalità e i ragazzi hanno risposto con curiosità ed interesse.
I commissari hanno insistito molto sulle conseguenze delle droghe, sul dilagare di siti web illegali e sul fenomeno del bullismo nella rete.
Parlando di droghe, un ragazzo ha aggiunto che in Italia esiste un tipo di marijuana legale. Ma anche queste attività sono diventate pericolose in quanto è possibile vendere di tutto e di più e per questa ragione alcune sono state chiuse. Un aspetto poco considerato ma da valutare è stata l’esperienza riportata riguardo i casi di overdose, ovvero quando coloro che hanno assunto delle sostanze ben definite è possibile andare in ospedale e farsi somministrare l’antidoto che non funziona nel momento in cui si assumono droghe combinate e pertanto si rischia la morte.
Purtroppo in giro c’è tanta gente che crea combinazioni di droghe fai da te che sono ancora più nocive, anzi mortali ma di tutto questo non sempre se ne parla e ben vengano questi incontri che hanno, tra l’altro, l’obiettivo di prevenire certi fenomeni e di informazione.
In seguito i commissari, su richiesta di un’alunna che ha evidenziato l’esistenza del lato oscuro del web e che cosa la polizia italiana avesse messo in campo per arginare questo fenomeno sempre più crescente, hanno parlato di due famosissimi siti web illegali: DARK WEB e DEEP WEB. Il DARK WEB è una piccola parte del DEEP WEB non indicizzata da motori di ricerca e utilizzata soprattutto tra i ragazzi, per definire i contenuti del World Wide Web nelle darknet (reti oscure). Invece il DEEP WEB è una parte del web “sommersa” dove si svolgono attività illegali come la circolazione di documenti falsi, il quale è accessibile solo sfruttando una rete di anonimizzazione gratuita TOR. TOR permette di accedere al DEEP WEB, nascondendo il proprio indirizzo IP e la propria identità in rete.
E a proposito di identità non si poteva non fare riferimento al cyberbullismo e alle sue diverse forme: bullismo razziale, bullismo omofobico e un’altra forma di bullismo molto comune che prende il nome di happy slapping.
Infine l’incontro si è concluso con l’indicazione di alcuni articoli del codice penale riguardanti i diversi tipi di reati:
ART. 580 codice penale: Istigazione al suicidio
ART. 615 C.P. Interferenze illecite nella vita privata
ART. 494 C.P. Sostituzione di persona
ART.594 e 595 C.P. Ingiuria e diffamazione attraverso Internet
ART. 610 C.P. Violenza privata
ART.612// Stalking
ART. 660 C.P. Molestia o disturbo alle persone
ART.400 e 404 C.P. Offesa ad una confessione religiosa e offesa mediante danneggiamento di oggetti.
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