di NIVES BRACCO –
Star Wars: Gli ultimi Jedi
(tit. orig.: Star Wars: the last Jedi)
(USA; 2017)
Regia: Rian Johnson
Sceneggiatura: Rian Johnson
Direttore della fotografia: Steve Yedlin
Musiche: John Williams
Cast: John Boyega (Finn), Gwendoline Christie (Capitano Phasma), Anthony Daniels (C3PO), Benicio del Toro (DJ), Laura Dern (Amilyn Holdo), Adam Driver (Kylo Ren), Carrie Fisher (Leia Organa), Domhall Gleeson (Generale Hux), Mark Hamil (Luke Skywalker), Oscar Isaac (Poe Dameron), Lupita Nyong’o (Maz Kanata), Frank Oz (Yoda), Daisy Ridley (Rey), Andy Serkis (Leader Supremo Snoke), Kelly Marie Tran (Rose).
Rey (Daisy Ridley), giovane mercante di rottami, dopo aver risvegliato la forza che scorre potente in lei, si reca su un’isola sperduta per riconsegnare la spada laser al suo legittimo proprietario, Luke Skywalker (Mark Hamil), famoso per aver sconfitto definitivamente l’impero di Palpatine. Insieme al maestro jedi, la protagonista comincia un addestramento al fine di imparare a controllare la Forza. Intuitiva e tenace, la ragazza è la capofila delle nuove leve jedi, pronta a contrastare le forze del sinistro Primo Ordine, in aiuto della Resistenza. Accanto a lei ritornano l’ex assaltatore Finn (John Boyega), il pilota di X-wing Poe Dameron (Oscar Isaac), l’occhialuta aliena Maz Kanata (Lupita Nyong’o) e il Generale Leia Organa (Carrie Fisher). Tra i servitori del Lato Oscuro, con il volto sfregiato dall’ultimo scontro con Rey, ritroviamo Kylo Ren (Adam Driver), influenzato dalla misteriosa figura del Leader Supremo Snoke (Andy Serkis).
Star Wars: Gli ultimi Jedi, uscito nelle sale cinematografiche italiane il 13 dicembre 2017, è il sequel di Star Wars: Il risveglio della Forza, nonché il secondo film della nuova trilogia della storica saga di Guerre Stellari. Ambientato ben trent’anni dopo Il Ritorno dello Jedi, il nuovo capitolo si concentra sulla nuova generazione di protagonisti, in particolare Rey e Kylo Ren, che si trovano legati tramite le loro menti.
In questa nuova avventura si scoprono nuovi lati dei due giovani, in quanto la loro psicologia è analizzata in modo spettacolare: la nuova jedi è spesso indecisa tra la luce e l’ombra, in quanto spesso è attirata dal fascino del lato oscuro, e capisce che Kylo Ren non è del tutto cattivo, ma che, al contrario c’è del buono in lui e quindi cerca di salvarlo. Allo stesso modo, il ragazzo, ancora segnato dall’uccisione del padre, non sa bene cosa fare e attraversa una crisi profonda, causata anche dall’influenza del Leader Supremo Snoke, il quale vuole che quest’ultimo adempia il suo destino e che quindi passi definitivamente al lato oscuro.
Anche Luke, storico jedi della vecchia trilogia, viene presentato diversamente rispetto ai film precedenti, in quanto, oltre ad essere ovviamente più anziano, è anche più pensieroso, preoccupato, tanto da essere spaventato dal potere innato della ragazza e non riuscire a spiegarsene il motivo.
Insomma, non c’è dubbio che i personaggi mostrano i loro punti di forza, ma anche le loro debolezze e per questo motivo appaiono davvero realistici (al contrario di quanto accade nella trilogia dedicata a Anakin Skywalker/ Darth Fener, in cui non viene evidenziato il tormento del protagonista prima di passare al lato oscuro), il che svela più completamete il messaggio principale non solo del film stesso, ma anche dell’intera saga, ossia il fatto che non esistono persone completamente buone o totalmente cattive, ma ognuno di noi ha un lato oscuro dentro sé così come la luce e tocca a noi decidere da che parte stare.
Per quanto riguarda gli attori, c’è veramente poco da dire: hanno interpretato perfettamente i loro personaggi, capendone la vera essenza e immergendosi completamente nella parte. Da evidenziare, in particolare, il grande lavoro svolto da Daisy Ridley e Adam Driver ( già famoso per aver collaborato con Daniel Radclife nella commedia romantica del 2014 What if), che non hanno tralasciato di tracciare neanche una sfaccettatura dei loro personaggi, analizzandoli a 360 gradi.
Tuttavia, purtroppo, bisogna anche sottolineare alcune piccole defaillance: infatti, nonostante la spettacolare scenografia, l’ambiziosa ambientazione e i meravigliosi effetti speciali, il film risulta a volte troppo comico (ad es. lo è il dialogo tra Poe Dameron e il Generale Hux, quando il primo fa finta di non sentire il secondo, ripetendogli più volte la stessa frase). Inoltre, il personaggio storico di Luke Skywalker viene completamente stravolto rispetto alla trilogia originale, tanto che Mark Hamil ha dichiarato che quello degli Ultimi Jedi non è il suo Luke.
Insomma, comunque sia, Star Wars: Gli Ultimi Jedi risulta nel complesso piacevole, interessante, mai noioso e coinvolgente e quindi all’altezza degli altri episodi di Guerre Stellari.