Nel sito archeologico di Pompei, il 12 ottobre del 2019 è stato trovato un affresco nell’area di cantiere di Regio V, nell’ambito dei lavori di messa in sicurezza dei fronti di scavo previsti dal Grande Progetto Pompei. L’affresco misura 1,12m x 1,5m e si presenta con uno sfondo bianco, delimitato su tre lati da una fascia rossa, con due gladiatori (un millirmone e un trace, riconoscibili dai diversi tipi di armatura indossata). Il millirmone impugna un gladium e uno scudo rettangolare e indossa un elmo con visiera e pennacchi. Il trace, invece, viene rappresentato in posizione soccombente e indossa anch’egli un elmo uguale al suo avversario. L’affresco molto probabilmente si trovava in un posto frequentato da molti gladiatori, forse una bettola dotata di un piano superiore, che serviva ad ospitare i proprietari dei combattenti. In questo affresco si può notare la rappresentazione estremamente realistica delle ferite, come quella al polso e al petto del trace e in più è impossibile non notare i gambali ricoperti di sangue. Non sappiamo quale fosse l’esito finale di questo combattimento ma in questo caso è possibile osservare il gesto che il trace ferito fa con la mano, forse per implorare salvezza; è il gesto abitualmente fatto dall’imperatore o dal generale per concedere la grazia. L’ambiente di rinvenimento, inoltre, è solo parzialmente portato in luce, infatti su un lato emerge un’altra piccola porzione di affresco che rivela la presenza di un’altra figura. Grazie a questo ritrovamento il sito archeologico di Pompei accresce il suo valore storico e sicuramente modifica in meglio la nomina negativa guadagnata da qualche anno a causa dei crolli, degli scioperi e delle lunghe file di turisti sotto al sole rovente. Questo affresco è uno strumento di riscatto e dimostra che Pompei è davvero una miniera inesauribile di cultura e storia.