UNA GRANDE “RIVELAZIONE”
POMPEI ED ERCOLANO
Venerdì 3 Maggio 2019 noi alunni della I A della Scuola Media “Ugo Foscolo” di Poggio Imperiale insieme ai nostri compagni delle classi prime della Scuola Media “Giovanni Paolo II” di Lesina con la quale formiamo l’Istituto Comprensivo, abbiamo partecipato al viaggio d’istruzione a Pompei ed Ercolano.
Nei giorni precedenti a tele uscita noi alunni, guidati dalla nostra prof.ssa di Lettere, abbiamo approfondito alcune tematiche inerenti alla meta che saremmo andati a visitare, come il vulcanesimo, le cause e le conseguenze dei terremoti e la conformazione geologica della regione Campania.
Giunti al “fatidico” giorno da noi tanto atteso, ci siamo radunati nella piazza del paese e uniti ai nostri compagni di viaggio di Lesina siamo partiti alla volta di Pompei. Qui abbiamo scoperto una città sepolta e ricostruito la vita che un tempo era quella dei cittadini dell’antica Pompei, sorpresi dall’eruzione del Vesuvio. Grazie al nostro professore di arte, che ci ha fatto da “cicerone”, abbiamo cercato di rivivere i momenti di quotidianità e anche quelli immediatamente successivi alla grande “strage”. In conseguenza a ciò che abbiamo osservato, abbiamo fatto le nostre considerazioni personali di come la natura possa essere non sempre benigna e di come l’uomo possa in qualche modo rendersi responsabile di alcune stragi. Oggi il Vesuvio può dirsi un vulcano in fase di quiescenza cioè di calma apparente, ma l’uomo si ostina a costruire abitazioni alle sue pendici, quasi immemore di tutto ciò che è accaduto secoli fa.
Verso mezzogiorno siamo usciti dagli scavi e ci siamo recati ad un punto–ristoro per consumare il pranzo e poi nel pomeriggio ci siamo recati ad Ercolano, a pochi chilometri da Pompei e come questa interessata purtroppo dall’eruzione che l’ha distrutta.
Dopo una breve sosta per comprare souvenir e ricordini e per un gelatino veloce, siamo ripartiti in pullman stanchi ma contenti di aver appreso cose nuove, di aver fatto esperienze interessanti ma soprattutto di aver condiviso tutte queste emozioni con i compagni e i nostri “super professori” che ci hanno fatto da guida e non ci hanno perso mai d’occhio per la gioia dei nostri genitori.
Questa è la scuola che vorremmo, quella in cui la realtà circostante entra prepotente tra le mura e tra i banchi come una grande rivelazione.