a cura di Asiri Lucia Inei – classe II/E – scuola Secondaria di I grado –
Laura, moglie di Pietro, stava cucinando per la cena, mentre i suoi sette figli, di cui tre femmine e quattro maschi, stavano giocando nella stanza del focolare: i maschi giocavano a ricorrersi con dei giocattoli realizzati da Pietro, invece le femmine si baloccavano con delle bambole confezionate da Laura, con della lana e rimasugli di stoffa. A quel punto entrò Pietro, vestito come sempre da contadino con i suoi vestiti un po’ logori e una faccia preoccupata, che disse:
– Laura, non c’è neanche un chicco di grano, come faremo per la semina, e a sfamare i nostri bambini?
-Oggi mi sono fermata a parlare con una mia amica, mentre stavo andando a buttare la spazzatura, che mi ha raccontato di un Monte che, se non erro, si chiama Monte Frumentario. Ti fornisce il grano necessario, che poi si deve ridare in quantità leggermente superiore, a raccolto avvenuto.
Laura prese respiro e continuò:
-Questa mia amica ci è andata ieri e mi ha detto che il grano è d’ottima qualità.
-Allora domani ci andrò per vedere quanto grano ci possono dare. Ma dove si trova questo Monte? Domandò Pietro, un po’ sollevato, ma ancora un po’ preoccupato.
Si trova ad Assisi sulla via che da piazza del Comune conduce alla chiesa di San Rufino. – rispose Laura premurosa.
A questo punto sia Laura che Pietro richiamarono i figli a tavola: – La cena è pronta!
I bambini, che erano molto ubbidienti, si alzarono di scatto, e andarono verso il tavolo per mangiare. Mentre consumavano le povere cose preparate, raccontarono coloritamente come era andata la loro giornata. Appena finito di mangiare, sparecchiarono, lavarono le scodelle e se ne andarono lesti a dormire.
La mattina seguente, Laura e Pietro, come ogni mattina, si alzarono presto, si vestirono e iniziarono a lavorare; ma a metà mattina, Pietro andò con il cavallo, messo a disposizione da un suo amico, ad Assisi ad informarsi presso il Monte Frumentario; Laura, invece, iniziò a svolgere le faccende domestiche.
Appena arrivato ad Assisi, il contadino si recò in via San Rufino, per vedere dove era situato il Monte Frumentario, che trovò subito, perché davanti c’era tantissima gente, della classe media, a fare la fila, attendendo pazientemente il proprio turno. Quella mattina, non aveva addosso i vestiti da contadino, ma un paio di pantaloni meno lisi e una camicia candida cucita da Laura.
Appena toccò a Pietro, il funzionario che lavorava quella mattina gli chiese: -Quanto grano vi occorre?
Per prima cosa, volevo sapere quanto grano potete dare al massimo – rispose Pietro.
-Possiamo dare al massimo un’intera bacinella – replicò il funzionario, indicando un contenitore che si trovava su uno scaffale dietro di lui.
-Allora vorrei tre quarti della bacinella – disse Pietro- credo che sia la quantità che possa bastare!
-Va bene – rispose il funzionario, che riempì la bacinella e poi versò il contenuto in una cesta che Pietro aveva portato da casa. Il funzionario, prima che Pietro ritirasse le granaglie, gli aveva chiesto nome e cognome, che poi aveva segnato con bella calligrafia su un foglio dove ce ne erano altri, accanto a una data. Quella data indicava il giorno in cui Pietro avrebbe dovuto ridare il grano, a misura colma.
Uscito dal Monte Frumentario, Pietro passò dieci minuti a capire come sistemare il catino sul cavallo, ma poi ci riuscì. Montato sulla groppa, Pietro andò piano per prudenza: nessun acino doveva perdersi; infatti, per arrivare alla sua casupola, ci mise il doppio del tempo necessario!
Appena arrivò, andò da Laura e dai suoi figli tutto contento e saltellando, mettendo allegria pure alla sua famiglia. Il pomeriggio stesso, tutti quanti aiutarono Pietro a seminare: erano tutti felici e contenti e pieni di speranza.
Quell’anno la mietitura andò benissimo, e avanzò pure del grano, che ridiedero al Monte Frumentario e tennero anche per sé, per la semina successiva. Da quel giorno in poi, ogni anno, se avevano problemi per la semina, si recavano al Monte Frumentario a chiedere un prestito di granaglie. E così avevano imparato a fare anche tutti gli altri contadini della piana di Assisi!
Infatti, visto che Pietro e la sua famiglia parlarono bene del Monte Frumentario e avevano tanti amici, perché erano gentili con tutti, il Monte Frumentario si riempì presto di tanti nuovi clienti!